Finalmente è un Toro da godere. E la soddisfazione per il 4-0 con cui travolge la Fiorentina stavolta è visibile, si tocca con mano. Contagia tutti a partire dal presidente Cairo, che però è anche il primo a frenare l’eccessivo entusiasmo. “Abbiamo fatto una grande partita contro una squadra importante - le parole del patron -, ma restiamo con i piedi per terra. Brekalo sapevamo che fosse forte, Bremer è stato monumentale contro Vlahovic, bello anche l’esordio in porta di Gemello”. E’ un successo che vale un mezzo diploma sulle ambizioni ritrovate della squadra granata. “E’ stata una serata perfetta - il pensiero di Juric -, stavolta abbiamo fatto tutto bene, dal gioco più veloce alla tecnica, alla pressione a tutto campo. Abbiamo alzato il livello. Sono molto soddisfatto anche perchè la squadra di Italiano era una di quelle che mi aveva impressionato di più”.

A comportarsi da grande però è stato un Toro “splendido”, come lo definisce il suo allenatore. Una sorpresa non per lui, la prestazione dei granata. “Già da un po’ di tempo siamo in crescita - dice -, negli allenamenti mi fanno vedere belle cose, mi aspettavo solo che me le mostrassero anche in partita”. E’ un Toro che fa passare una serata tranquilla anche a Luca Gemello, il 21 enne proveniente dal vivaio che gioca la prima partita con la maglia granata con la sicurezza di un titolare. Dopo un primo tempo da spettatore, compie due interventi su Saponara al 7’ e su Nico Gonzalez al 26’, blindato da una difesa che annulla l’attacco viola. “E’ un esordio da sogno, meglio di così non poteva andare - le parole del portiere -, non è facile giocare da terzo, ma ho sempre lavorato e sperato che un giorno arrivasse questo momento. Mi aspettavo molta più ansia, l’ho controllata. Vlahovic l’avevo già affrontato quando eravamo in Primavera, per fortuna stasera non ha fatto niente di importante”.

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