Scuola, Tar Campania sospende l’ordinanza di chiusura di De Luca: accolti ricorsi di genitori e Governo

diTitti Beneduce

Decreto cautelare del presidente della quinta sezione del tribunale amministrativo, fissata la Camera di Consiglio. I Comuni confermano però le chiusure. A Napoli la refezione scolastica riparte lunedì 17 gennaio

Con una decisione rapidissima il Tar della Campania ha sospeso l’ordinanza del governatore De Luca che disponeva la chiusura delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di secondo grado. Per il giudice amministrativo «il solo fatto dell’aumento dei contagi nel territorio regionale, neppure specificamente riferito alla popolazione scolastica, e peraltro neppure certo, è la sola mera possibilità dell’insorgenza di gravi rischi, predicata in termini di eventualità, non radicano per sé solo la situazione emergenziale, eccezionale e straordinaria che in astratto potrebbe consentire la deroga alla regolamentazione generale». Domani, martedì 11 gennaio, le lezioni dovrebbero dunque riprendere in presenza tranne nei Comuni in cui i sindaci hanno chiuso le scuole di propria iniziativa.

Il giudice: «Non ragionevolezza della misura»

La V sezione del Tar, presieduta da Maria Abbruzzese, ha accolto il primo ricorso presentato d’urgenza nei confronti dell’ordinanza di De Luca, quello presentato sabato scorso da alcuni avvocati che rappresentano associazioni di genitori, e anche quello prodotto da Palazzo Chigi, che era stato annunciato poche ore dopo la diretta di venerdì del governatore della Campania, e dei ministeri della Pubblica istruzione e della Salute; a febbraio la questione sarà discussa nel merito. Già sabato il Tar aveva chiesto una integrazione degli atti riguardanti l’ordinanza alla Regione. Palazzo Santa Lucia, nella risposta, aveva evocato uno «scenario di massima gravità» incombente. Nelle 15 pagine di ordinanza, invece, il giudice amministrativo parla di «non ragionevolezza» della misura adottata dalla Regione: «Non risulta siano state assunte misure restrittive di altre attività». Inoltre «le rappresentate difficoltà del sistema sanitario regionale, lungi dal giustificare l’adozione della misura sospensiva, dimostrano piuttosto la carente previsione di adeguate misure preordinate a scongiurare il rischio, ampiamente prevedibile, di collasso anche sul sistema dei trasporti».

Il premier Draghi: «La Dad solo in emergenza drammatica»

Per il premier Mario Draghi «il governo ha la priorità assoluta che la scuola sia aperta in presenza» e «si ricorre alla Didattica a distanza in caso di emergenze drammatiche, e basta vedere, per convincersene, gli effetti della Dad sulle disuguaglianze tra scolari, tra chi è stato più tempo a distanza e chi è stato in presenza, tra Nord e sud del Paese», ha detto oggi il presidente del Consiglio commentando anche il caso Campania. E il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, chiarisce che «i docenti assenti perché positivi o in quarantena sono il 6%, gli studenti il 4,5%. Stiamo controllando la situazione perché abbiamo operato con attenzione, non siamo stati fermi».

La Lega: ora caos amministrativo

«La sentenza del Tar è una bocciatura clamorosa della gestione De Luca di questi mesi — dice la Lega coi consiglieri regionali Gianpiero Zinzi, Severino Nappi e Attilio Pierro —. Le difficoltà del sistema sanitario regionale, secondo i giudici, non giustificano l’adozione della misura sospensiva, dimostrano piuttosto la carente previsione di adeguate misure preordinate a scongiurare il rischio, ampiamente prevedibile, di “collasso”, anche sul sistema dei trasporti. Il pericolo era ampiamente prevedibile, governatore e centrosinistra sono incapaci di garantire i fondamenti del confronto democratico in Regione Campania. Un atteggiamento che fa piombare nel caos amministrativo i cittadini campani ormai tra due fuochi: da un lato l'emergenza sanitaria e dall’altro la miope gestione del governatore».

Maresca: Consiglio comunale reagisca

«Siamo ancora in zona bianca, la meno preoccupante ma la Campania sarebbe stata la sola Regione d’Italia a chiudere le scuole. Solo una delle incongruenze di questa gestione della crisi, solo apparentemente sceriffesca, ma in realtà ponziopilatesca. De Luca ora anche contro Draghi. Gli altri sempre in errore e lui solo illuminato, come i grandi principi dell’assolutismo settecentesco». È così che Catello Maresca, leader dell’opposizione in Consiglio comunale a Napoli, commenta il Tar. «Esiste, dunque, un giudice a Berlino», aggiunge, parafrasando Bertold Brecht. «Sono due anni che il governatore gestisce in maniera pressoché dittatoriale l’emergenza sanitaria e quasi sette anni che guida la sanità in Campania. Cosa è cambiato? In meglio sembra nulla. Troppo facile ora chiudere le scuole per mascherare le solite invariate deficienze. Troppo semplice dare la responsabilità ad altri. Altro che politica politicante, qua siamo al gioco delle tre carte, posti letto che appaiono o scompaiono all’occorrenza. Ora è arrivato il momento della verità. Come consiglieri comunali sentiamo la necessità da subito di comprendere il reale stato della sanità in città e dei presidi di tutela della salute. Perché gli ospedali sono di fatto al collasso, nonostante dai bollettini ufficiali risultino numerosi posti disponibili? Perché le scuole non sono adeguate ad accogliere in sicurezza gli studenti? E per colpa di chi? Cosa sta accadendo sui mezzi di trasporto? E cosa è stato fatto per affrontare la prevedibile emergenza? E ancora: a che punto siamo sulla gestione della movida selvaggia?».

I Comuni del Napoletano confermano le chiusure

Restano però sospese le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado a Pomigliano d'Arco. Lo rendono noto dal Comune, confermando la validità dell'ordinanza emessa lo scorso 7 gennaio dal sindaco Gianluca Del Mastro che ha disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 22 gennaio prossimo. Anche a Sant'Anastasia il sindaco Carmine Esposito, che ha sospeso le attività didattiche in presenza fino al 15 gennaio d'intesa con i dirigenti scolastici, non ha revocato la propria ordinanza dopo le decisioni del Tar campano, così come i sindaci di Mariglianella, Scisciano, San Vitaliano, Saviano, Comiziano, Cicciano e Brusciano. Questi ultimi si sono riservati per domani un approfondimento alla luce della decisione del Tar e dei dati epidemiologici forniti dall'Asl Na 3 Sud. A Somma Vesuviana il sindaco lascia chiuse le scuole per sanificazione. Nei Comuni di Marigliano e Nola, invece, domani riprenderanno le attività in presenza per scuole materne, elementari e secondarie di primo grado mentre proseguiranno a distanza quelle per le scuole secondarie di secondo grado.

Il Comune di Napoli: refezione scolastica dal 17 gennaio

Alla luce di quanto disposto dal Tar riguardo la ripartenza delle attività didattiche in presenza, l’assessore all’istruzione del Comune di Napoli, Maria Filippone, ha reso noto che al fine di assicurare il regolare espletamento del servizio di refezione scolastica, tenuto conto delle necessità organizzative delle aziende fornitrici, il servizio di refezione riprenderà lunedì 17 gennaio 2022.

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10 gennaio 2022 2022 ( modifica il 10 gennaio 2022 2022 | 21:20)