Cosa non possono fare da oggi i non vaccinati

Salire su un autobus o un treno, visitare un museo e fare attività sportiva di gruppo, tra le altre cose

(ANSA/LUCA ZENNARO)
(ANSA/LUCA ZENNARO)

Da oggi, lunedì 10 gennaio, in Italia entrano in vigore diverse nuove restrizioni che estendono molto l’obbligo del Green Pass “rafforzato”, il certificato che si ottiene solo con la vaccinazione completa o con la guarigione dal coronavirus da meno di sei mesi. Sono misure che di conseguenza limitano ancora le cose che possono fare le persone non vaccinate.

Il Green Pass “rafforzato” diventa obbligatorio innanzitutto per viaggiare sui mezzi di trasporto pubblici, come autobus e treni, sia a breve che a lunga percorrenza.

Ci sono solo alcune eccezioni: in base a un’ordinanza firmata domenica dal ministro della Salute Roberto Speranza, fino al 10 febbraio basterà il Green Pass “base”, che si ottiene anche con un test negativo, per accedere ai mezzi pubblici per spostarsi dalle cosiddette “isole minori”. L’ordinanza riguarda tutte le persone che per motivi di salute o di studio devono spostarsi in traghetto da un’isola verso il continente o verso un’isola più grande. Prevede inoltre che il trasporto scolastico non possa essere equiparato a trasporto pubblico locale, e sarà quindi accessibile fino al 10 febbraio agli studenti non vaccinati anche sopra i 12 anni con solo obbligo di mascherina FFP2.

Sempre da oggi il Green Pass “rafforzato” serve per accedere ad alberghi e strutture ricettive, a bar e ristoranti. Senza, non è possibile fare consumazioni al tavolo e nemmeno al banco, sia all’aperto sia al chiuso.

È obbligatorio anche per accedere a musei e mostre, parchi tematici e di divertimento, e alle piscine all’aperto; per usufruire di impianti sciistici, centri benessere al chiuso e centri termali (tranne quelli che effettuano attività riabilitative o terapeutiche); per partecipare a feste e cerimonie, sagre, fiere e congressi; per frequentare sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, ma anche centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso (esclusi i centri educativi per l’infanzia). Servirà inoltre per prendere parte ad attività sportive sia al chiuso sia all’aperto, come per esempio gli allenamenti di calcetto.

Da oggi, inoltre, la dose di richiamo di vaccino (la terza) potrà essere somministrata dopo 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario, e non più dopo 5 mesi.

– Leggi anche: Il calendario delle nuove restrizioni