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6 dicembre 2021

Google, Microsoft e ora Twitter: perché i manager indiani spopolano nella Silicon Valley

di Francesco Giambertone

Il 28 novembre, con una mail indirizzata ai dipendenti, l’imprenditore e informatico americano Jack Dorsey si è dimesso dalla guida di Twitter, il social network che aveva co-fondato 16 anni fa. Nel suo comunicato di addio (che lui stesso ha poi reso pubblico, ovviamente, su Twitter) Dorsey si è detto sicuro di lasciare la società in ottime mani. Così al timone, da una settimana, c’è un nuovo Ceo: Parag Agrawal, 37enne che lavora nell’azienda da 10 anni. Agrawal è l’ultimo super ingegnere indiano a diventare capo di un gigante della Silicon Valley. Nell’episodio di oggi, l’esperta di tecnologia Martina Pennisi racconta che ne sarà del social network più in difficoltà tra quelli più famosi, ma sempre molto popolare tra giornalisti e politici; mentre Massimo Gaggi, editorialista con base a New York, spiega le origini di questo fenomeno dei manager stranieri, che riguarda anche la comunità cinese, e perché gli Stati Uniti da un lato ne traggano benefici e dall’altro ne temano le conseguenze.

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