Myanmar, Aung San Suu Kyi condannata a 4 anni di carcere

La politica birmana, premio Nobel per la pace, è stata accusata di incitamento al dissenso contro i militari e violazione delle misure anti Covid
Aung San Suu Kyinbsp
Aung San Suu Kyi THET AUNG

È stata condannata a quattro anni di carcere. La politica birmana Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace, è stata accusata di incitamento al dissenso contro i militari e violazione delle misure anti Covid. «È stata condannata a due anni di reclusione ai sensi della sezione 505(b) e a due anni di reclusione ai sensi della legge sui disastri naturali», ha riferito il portavoce della giunta Zaw Min Tun. Le stesse accuse e la medesima condanna anche per l'ex presidente Win Myint.

La politica 76enne è detenuta dal giorno del colpo di stato militare, quando i generali hanno deposto il suo governo, il primo febbraio 2021, concludendo la breve fase democratica del Myanmar. Aung San Suu Kyi è stata poi accusata di altri 11 reati, tra cui quelli relativi alla legge sulle comunicazioni e alla legge sull’import-export per aver posseduto in casa apparecchi walkie-talkie. È anche accusata di violazione della legge anticorruzione e di quella sui segreti di stato: rischia decenni di carcere.

Le udienze del processo non erano aperte ai giornalisti e agli avvocati di Aung San Suu Kyi è stato vietato di parlare con i media. Dal colpo di stato militare, più di 1.300 persone sono state uccise e più di 10.000 nelle operazioni di repressione del dissenso, secondo le stime di una Ong locale.

«Questa dura condanna a seguito di accuse fabbricate è l’ultimo esempio di quanto le forze armate di Myanmar siano determinate a eliminare ogni forma di opposizione e a distruggere le libertà», ha dichiarato Ming Yu Hah, vicedirettore delle campagne sull’Asia di Amnesty International. «Questa sentenza farsesca si inserisce nel disegno repressivo della giunta al potere, che ha visto oltre 1300 persone uccise e più di 10.000 arresti da febbraio».

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