Dimentichiamoci l'oroscopo e pure quel trend di qualche settimana fa sui nomi di Urban Dictionary che, però, tutto sommato faceva bene all'autostima (che ti chiamassi Clarissa o Maria, il tuo profilo era quello della migliore persona esistente al mondo). Dimentichiamoci di tutto questo e concentriamoci solo sull'ossessione del momento: l'Audio Aura ossia la prova inconfutabile che Spotify ci conosce meglio di nostra madre. La nostra aura musicale è fatta di calma e speranza, di empowerment e nostalgia, di rimpianto e estasi, di spiritualità e motivazione. Comunque sia, ci sembra sia perfetta per noi - quelle due parole racchiudono l'esatta sintesi del nostro essere - e siamo presi dall'incontrastabile bisogno di condividerla istantaneamente su Instagram.

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Se a qualcuno (ai più scettici) tutto questo ricorda vagamente quegli spot primi anni 2000 del genere «Invia "AMORE" al numero x e riceverai il profilo della tua anima gemella», diciamo subito che non è proprio così. L'Aura Musicale potrà a prima vista sembrare affidabile quanto un test sulle tue capacità sessuali su Cioè, ma in realtà si basa sull'assunto (sempre utile anche per scremare i date su Tinder) «Dimmi che musica ascolti e ti dirò chi sei». Scendiamo nei dettagli tecnici: Spotify ogni anno dal 2015 la prima settimana di dicembre ci regala lo Spotify Wrapped che permette tramite l'app di accedere alle classifiche degli artisti, dei brani e dei podcast che abbiamo maggiormente ascoltato nel corso dell'anno e di condividerle sui social. Basterebbero quelle per dirci qualcosa: hai ascoltato solo punk o indie? I tuoi gusti si mantengono giovani e in linea con il tuo io post adolescenziale, continua così. Ti sei data al reggaeton femminista? Prendi la lotta molto sul serio, ma sai riderci su, brava. E via dicendo.

Spotify, però, quest'anno ha fatto le cose seriamente e, tra le varie features 2021 ci ha facilitato nella ricerca degli identikit musicali. Ha collaborato infatti con Michaela Firester aka Mystic Michaela, una professionista nella lettura dell'"aura" molto conosciuta online. Se vi steste chiedendo cosa si intenda nello specifico per "aura", lei spiega che si tratta di «una firma energetica intorno a ogni persona. È l'energia che emani. Alcune persone la chiamano "atmosfera"». A quel punto a ogni canzone sono stati assegnati vari stati d'animo e, dato che anche l'occhio (e Instagram) vuole la sua parte, Firester ha assegnato a ciascuno di questi stati d'animo un colore regalando così a ogni utente un pattern colorato. «Ognuno percepisce le vibrazioni degli altri», spiega Mystic Michaela, «Io semplicemente vedo l'aura attraverso i colori. La vedo attraverso cinque colori principali e la maggior parte delle persone ne ha una combinazione di due». Insomma, a conti fatti sulla base della vostra musica più ascoltata, Spotify è riuscito a individuare dei tratti ricorrenti della vostra personalità. Poi: se da settimane ascoltate solo Adele ininterrottamente h24, non vi stupite che i vostri tratti siano "cry" e "desperation", anche Mystic Michaela può fallire.