Assicurazioni

Reale Mutua diventa società benefit. Utile a 250 milioni, raccolta premi +3,7%

Il presidente, Luigi Lana: «La qualifica di società benefit è strategica per identificare in modo distintivo l’impegno in termini di sostenibilità»

Luigi Lana, attuale presidente di Reale Mutua, in una foto d’archivio. ANSA/ ANTONINO DI MARCO

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Reale Mutua diventa società benefit, integrando nel proprio oggetto sociale lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera. Lo ha deciso l’assemblea dei delegati, che ha anche approvato i dati di bilancio preconsuntivo. In forte crescita l’utile consolidato, che si attesta a una previsione di 250 milioni di euro rispetto ai 155,5 nel 2020. La raccolta premi cresce del 3,7%, il patrimonio netto è pari a 3.149 milioni di euro e la solvency ratio - misurato con il Modello interno parziale - è al 296%, tra i più elevati in Europa.

«Il progetto di acquisizione della qualifica di società benefit per Reale Mutua è prioritario e strategico per identificare in modo distintivo il suo impegno in termini di sostenibilità - ha spiegato durante l’assemblea il presidente di Reale Mutua, Luigi Lana -. Una scelta che si affianca alla natura mutualistica di Reale: due aspetti che si danno forza reciprocamente nella stessa direzione, pur rimanendo diversi e separati. Diventare benefit rappresenta un ambizioso traguardo per guardare al futuro investendo e concentrandoci sulla sostenibilità, elemento sempre più centrale nella nostra strategia di crescita».

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Con l’assunzione della qualifica di società benefit, Reale Mutua si impegna a implementare un modello di gestione di impresa innovativo e sostenibile, che produce e distribuisce valore ai suoi stakeholder, estendendo e rinforzando a tutta la comunità il suo essere Mutua.

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