È una ragazza di 16 anni l'autrice dell'aggressione avvenuta la mattina del 30 novembre scorso ai danni dell'assessora all'ambiente e pubblica istruzione del comune di Arenzano, Giovanna Damonte. La donna era stata presa a schiaffi e calci per aver invitato la giovane e un suo amico a indossare la mascherina su un treno regionale tra le stazioni di Genova Sampierdarena e Genova Principe. Come risultato aveva rimediato un occhio nero e 20 giorni di prognosi.

Le indagini
La Polizia Ferroviaria della Liguria ha attivato immediate indagini che hanno portato, nella tarda giornata di ieri, all'identificazione della presunta responsabile del reato. Fondamentale si è rivelato l'esame dell'impianto di videosorveglianza presente sul convoglio, che ha consentito di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto, e di individuare la giovane che ha aggredito la donna, mentre il ragazzo che era con lei è risultato estraneo ai fatti. Le telecamere della stazione di Genova Principe hanno contribuito a definire ulteriormente la fisionomia dei due ragazzi, immortalati in più riprese mentre scendevano dal treno e si dirigevano frettolosamente verso l'uscita.

Sedicenne deferita per i reati di lesioni e minacce gravi
La 16enne è residente nel Ponente genovese ed è stata deferita alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni per i reati di lesioni e minacce gravi: la stessa, una volta condotta presso gli uffici del Compartimento Polfer, davanti ai riscontri raccolti in sede di indagine e trasmessi all'Autorità Giudiziaria, ha ammesso i fatti, dichiarandosi pentita del proprio gesto.

I fatti
L’aggressione è avvenuta il 30 novembre scorso sul treno regionale che porta pendolari e studenti da Arenzano a Genova. L’assessora comunale di Arenzano, dipendente della Regione Liguria, aveva invitato due ragazzi senza mascherina a mettersela sul naso. Mentre il ragazzo aveva ammesso candidamente di «non averla nemmeno in tasca», accettando quella che gli aveva offerto la signora, ringraziando, la ragazzina ha reagito, prima offendendo la donna poi colpendola a schiaffi e pugni. Infine, non contenta, la ragazza è salita su un seggiolino e tirato alcuni calci in testa e in faccia alla donna che si è accasciata a terra. A quel punto i due sono fuggiti. Il governatore ligure Giovanni Toti aveva immediatamente definito l’episodio «di violenza inaccettabile e da condannare fermamente. Quando capiremo che il nemico da combattere è il Covid sarà sempre troppo tardi».

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