Femminicidio a Brescia, uccide la ex a martellate in strada

Sono più di 50 le donne uccise dall'inizio dell'anno. L'ultimo caso nel bresciano. L'ex compagno ha ucciso una 49enne. Non si era rassegnato alla fine della relazione
Femminicidio a Brescia uccide la ex a martellate in strada

I dati del Ministero dell’Interno, aggiornati al 17 ottobre, contavano 95 donne uccise dall’inizio dell’anno, 81 hanno trovato la morte in ambito familiare o affettivo e di queste 56 sono state uccise dal partner o da un ex. Bisogna aggiungere una nuova vittima. Elena Casanova è stata uccisa a martellate in strada dall'ex fidanzato a Castegnato, in provincia di Brescia.

A dare l'allarme sono stati i vicini di casa della donna. A ucciderla è stato un uomo, Ezio Galesi, con cui aveva avuto una relazione finita da tempo, oltre un anno. Dopo il delitto è stato lui a far chiamare i carabinieri confessando: «L'ho uccisa a martellate». Lui non si era rassegnato, pare però che non ci siano denunce di lei. «Le scriveva, la seguiva, la tormentava. Le aveva anche già bucato le gomme dell’auto».

La donna, operaia all’Iveco e madre di una 17enne avuta dal primo matrimonio, è morta sul colpo vicino alla sua auto. L’uomo, di dieci anni più grande con due figli adulti, la stava aspettando lì, tendendole un vero agguato. Secondo la ricostruzione dei carabinieri ha seguito la ex fidanzata aspettando che parcheggiasse, ha colpito il finestrino con il martello e poi ha colpito la donna. Aveva ancora il martello in mano quando sono arrivati i militari.

Chi la conosceva la racconta appassionata d’arte e con uno spirito altruista e devoto, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Sul luogo del delitto sono arrivati anche il fratello e l'ex marito della donna. Quest’ultimo era già passato in auto con la figlia. «L’ho visto con le braccia conserte davanti a Elena, era lì, fermo immobile, fumava una sigaretta e aspettava. Ho capito fosse successo qualcosa, ho avuto paura e in quel momento ho pensato solo a portare via mia figlia da lì e allontanarmi». \

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