Olivia Wilde. Quando la sostenibilità è sexy 

L'attrice e regista, madre di due figli, parla della lotta contro la censura del corpo femminile, della sua routine di bellezza e benessere e di come evitare la trappola dei social media
Olivia Wilde nella campagna di True Botanicals
Olivia Wilde nella campagna di True BotanicalsGuy Aroch / Courtesy of True Botanicals

In ogni suo nuovo progetto, Olivia Wilde, attrice, scrittrice e regista del trionfale La rivincita delle sfigate (2019) e del prossimo thriller psicologico Don't Worry, Darling (nelle sale nel settembre 2022), introduce sfumature inedite e svela tematiche profonde. E una campagna di bellezza non fa certo eccezione. Per celebrare il quinto anniversario come chief activist di True Botanicals,  brand di skincare californiano completamente naturale e sostenibile, la Wilde si è fatta ritrarre nella nuova campagna – di cui ha avuto il completo controllo creativo – che trasmette un messaggio forte ed esplicito: la sostenibilità è sexy. Capovolgendo allo stesso tempo l'idea che il lusso e la bellezza consapevole debbano escludersi a vicenda.

"La gente tende a dare all'indulgenza un'accezione negativa", dice la Wilde a Vogue, "Con l'idea che se si è responsabili verso l'ambiente, non si può essere indulgenti. Penso che dobbiamo ricostruire il cliché sulla sostenibilità nei rituali di bellezza, affinché le persone capiscano che indulgere nella cura della pelle e sentirsi appagati può essere allo stesso tempo anche molto buono per l'ambiente".

Olivia Wilde nella campagna di True BotanicalsGuy Aroch / Courtesy of True Botanicals

 Nella campagna True Botanicals, scattata dal fotografo Guy Aroch – le cui immagini non sono ritoccate – la  Wilde è svestita e orgogliosamente sensuale: oltre a promuovere i prodotti della linea, esplora i temi della fiducia e del controllo delle proprie forme, libera di decidere – ora che dopo la separazione dal fidanzato di lunga data Jason Sudeikis e la nuova relazione con Harry Styles è sempre più sotto i riflettori – che immagine dare di sé come donna e come madre. 

In questa intervista la Wilde parla della sua visione della campagna, della lotta contro gli stigmi del corpo femminile, della sua routine di bellezza e benessere e di come evitare la trappola dei social media.

Vogue: Congratulazioni per i cinque anni con True Botanicals, una collaborazione che si è evoluta in modo incredibile. La campagna è così bella e suggestiva. Ci racconta la sua visione e come l'ha realizzata?

Olivia Wilde: La campagna è nata da una conversazione su come non ci sia apparentemente nulla di intrinsecamente pericoloso, irresponsabile e  sexy nella sostenibilità. Questo non è per criticare i consumatori. Si tratta di cambiare certi modelli di consumo,  che alla fine aiuterà a cambiare anche il modo in cui ci rapportiamo all'ambiente.  Volevo portare l'attenzione su quanto sia lussuosa, piacevole e sexy la bellezza sostenibile.

Photo: Guy Aroch / Courtesy of True Botanicals

Nell'era dei social media c'è molto dibattito sulla censura del corpo femminile. Lei ha già parlato della censura in passato: in che modo questa campagna combatte i tabù sul corpo delle donne?

Questa è una campagna non ritoccata in parte anche per questo motivo. Volevamo sostenere l'idea che amare il proprio corpo aiuti a sentirsi sicuri di sé perché ci si sente belli,  e che i rituali che pratichiamo sono un'opportunità per celebrare noi stessi. La bellezza non è tanto necessaria per interagire con il resto del mondo, quanto con noi stessi. E i prodotti True Botanicals sono molto efficaci in questo senso. Mettere un siero,  o un olio per il corpo che ha un profumo incredibile, è un rituale. Una sorta di esperienza sensoriale che cambia l'umore, ed dà  l'opportunità di passare del tempo con il tuo corpo.

Mi viene in mente un grande libro di Eve Ensler di alcuni anni fa, in cui sono raccolte storie da tutto il mondo di donne e delle loro relazioni con il proprio corpo. E ce n'era una in  particolare che si concentrava sull'idea di  "buon corpo". Parlava di una donna che ogni sera  alla fine della giornata ringraziava il suo corpo, dicendo: "Buon corpo... grazie per avermi fatto respirare, avermi fatto ballare, avermi fatto muovere e correre". Mi ha davvero commosso, e ora lo faccio con i miei figli. Dedichiamo del tempo a ringraziare il nostro corpo perché ci aiuta a vivere la nostra vita. Se riuscissimo a cogliere l'opportunità di trasformare i rituali di bellezza e di cura della pelle in quel tipo di interazione con noi stessi, in una celebrazione dell'essere vivi e del prenderci cura della nostra salute, questo ridefinirà per molti di noi il concetto di bellezza. Di certo lo ha fatto per me. Quindi sì, questa era un'opportunità per dire che la bellezza sostenibile può essere indulgente.

Olivia Wilde nella campagna di True BotanicalsPhoto: Guy Aroch / Courtesy of True Botanicals

Dalla sua famosa foto virale dell'allattamento al seno alla celebrazione del suo corpo in questa campagna, immagino che sia a favore del movimento #FreetheNipple e contro quei dannosi doppi standard?

Assolutamente sì. Il movimento è nato negli Stati Uniti ed è culturalmente specifico perché  in altri paesi c'è meno paura del capezzolo. Combattere la stigmatizzazione del corpo delle donne, che contamina la percezione di sé, penso sia un beneficio per tutti. L'opportunità di celebrare il nostro corpo produce degli effetti. Ha un effetto su come ci trattiamo l'un l'altro e su come trattiamo noi stessi. Vorrei che in questo paese non fossimo così terrorizzati dal corpo delle donne. Abbiamo una specie di visione puritana sui capezzoli. Penso che sia davvero stupido. Ho allattato due bambini, ed è divertente perché quando allatti hai un rapporto diverso con il tuo seno e con il resto del mondo. Ed è esilarante scoprire quanta paura questa società ha del corpo delle donne, anche se senza di loro non saremmo qui.

In quale altro modo diventare madre ha influito sul suo approccio alla bellezza e alla cura di sé?

L'ha ripulito e semplificato. Volevo una routine più intelligente, per poter stare più a lungo con i miei figli. Non volevo spalmare ogni giorno sulla pelle un mucchio di sostanze cancerogene. E poi volevo essere più gentile con l'ambiente perché è qualcosa a cui pensi molto di più quando hai dei figli. Pensi al futuro in modo più profondo. Ho anche voluto semplificare per questioni di efficienza, perché non so chi ha tempo per una routine di bellezza in 12 passi. Io personalmente non ce l'ho. E' un processo nato dalle diverse fasi della maternità. Quando ero incinta, volevo trovare prodotti puliti e sicuri, e lo stesso è avvenuto quando i bambini erano piccoli,  non volendo esporli a sostanze chimiche tossiche attraverso la mia pelle. Poi ho capito che era qualcosa che mi faceva  sentire meglio, ma anche avere un aspetto migliore.

Olivia Wilde nella campagna di True BotanicalsPhoto: Guy Aroch / Courtesy of True Botanicals

A questo proposito, qual è la sua attuale routine di cura della pelle?
Uso il True Botanical Clear Nourishing Cleanser e il Clear Pure Radiance Oil. Mi aiutano molto perché ho facilmente delle reazioni cutanee, specie con le maschere. È divertente perché dopo il Covid ci siamo abituate alla mancanza di trucco e all'idea di essere completamente naturali. E ci siamo rese conto che non abbiamo bisogno di tanto trucco come prima. Sono passata da Iris&Romeo a RMS. I prodotti Ilia sono davvero buoni! Per la protezione solare si stanno ancora studiando delle soluzioni, è difficile formularne una completamente pulita – io uso la  Supergoop. Si fanno piccoli passi. Suggerire alle persone di liberarsi completamente dello skincare, del trucco, della cura dei capelli e di tutto ciò che è tossico è davvero qualcosa di enorme. Ammiro coloro che lo fanno e sto lavorando per questo, ma penso che servano piccoli passi e una certa moderazione, cercate di eliminare solo quello che potete. La cosa bella è che le aziende stesse stanno facendo molti più passi verso lo sviluppo di prodotti innovativi e sostenibili, tutta l'industria della bellezza prende in considerazione i consumatori, che ora sono molto più istruiti su ciò che si “ingerisce”  attraverso la pelle.  Ci sono così tante buone aziende, ora, come Tower 28 e Kosas - uso il loro fard - e ne scopro sempre di nuove, e tutto sta accadendo a un ritmo vertiginoso. Ora ci stiamo rendendo conto che l'idea di una cosmesi più pura è realizzabile. Poter indulgere in una beauty routine senza sacrificare la sicurezza è un'aspettativa e non più un'aspirazione, e questo è super eccitante.

In tandem con i suoi must di bellezza, cosa ha fatto invece sul fronte del benessere e della cura di sé per rimanere felice e sana?

L'anno passato mi ha insegnato che la cosa più preziosa che abbiamo nella vita è il tempo, e la libertà di spenderlo come e con chi si desidera. Penso che questo influenzi molto la salute. Il modo in cui si percepisce il tempo, come si sceglie di trascorrerlo, concentrandosi sulla  famiglia, sulle persone amate, sulla propria salute e sull'esercizio fisico. Quest'anno ho fatto più esercizio e mi sento meglio che mai. Come dire.. è nato prima l'uovo o la gallina? L'esercizio fisico ti renderà più felice? Devi essere felice per fare esercizio? Non lo so, ma sono in un momento molto positivo della mia vita. Che si è tradotto nel prendermi cura di me stessa meglio che mai. E sto orientando il mio tempo a uno stile di vita più sano e felice. E finalmente bevo più acqua! Ho trovato una bottiglia che amo portare ovunque. Questa è davvero la chiave: cercate una  bottiglia che vi piace, vi ritroverete a bere molto di più.

Olivia Wilde nella campagna di True BotanicalsGuy Aroch / Courtesy of True Botanicals

La mia è la borraccia Nalgene. Quella più semplice, vecchia scuola, della dimensione giusta, che porto con me ovunque. È un passo nella giusta direzione. È ancora fatta di plastica, quindi non è la cosa migliore del mondo (ho anche quelle in titanio). Ma mi sono allontanata completamente dalla plastica monouso, come le bottiglie d'acqua Fiji che avevo ovunque. Sono piccoli piccoli passi. Finalmente guido una macchina e mi sento bene. A New York non avevo bisogno di un'auto, ma ora che vivo  tra Los Angeles e Londra, guido un'auto elettrica. Questo mi fa sentire un essere umano migliore. Piccoli passi... piccoli passi.

Olivia Wilde nella campagna di True BotanicalsPhoto: Guy Aroch / Courtesy of True Botanicals

Quali sono le attività che preferisce per il tempo libero e come riesce a dedicargli il giusto spazio?

Camminare, nuotare, leggere, meditare, fare il bagno, stare in silenzio, l'opportunità di stare in silenzio. Considero anche l'esercizio fisico un rituale per il tempo libero. È impossibile fare tutte queste cose in un giorno, o in una settimana. Ma mi sforzo di incorporarle nella mia giornata. Penso anche che ci si debba liberare dei social media. So che è difficile quando si lavora in certi settori, ma a livello personale, ho scoperto che ha portato molta pace nella mia vita. Il recente episodio del podcast The Daily sull'informatore di Facebook è stato illuminante - gli studi clinici su come Instagram peggiora le nostre vite, e ovviamente Twitter. La salute mentale è qualcosa su cui dobbiamo concentrarci di più, soprattutto dopo questo anno così estremo. Mentre parliamo di bellezza, di strumenti per la cura di sé e cerchiamo di trovare la pace, dobbiamo pensare a ciò che stiamo ingerendo attraverso la pelle, attraverso l'apparato digerente,  e anche attraverso gli occhi. Quello che leggiamo, che ascoltiamo, fa un'enorme differenza.

Come fa a stabilire dei limiti per staccare la spina? Questa è davvero una montagna da scalare nel nostro paesaggio moderno.

È difficile, ma è come l'inizio di una disintossicazione: all'inizio è durissimo, poi ci si rende conto dei benefici e non è così male. Dobbiamo smettere di volere tutto a portata di mano, quindi penso sia importante  liberarsi delle app che promuovono comportamenti malsani. Abbiamo il controllo su queste cose, dobbiamo capire che tutto ciò che portiamo nella vostra vita è frutto di una scelta. Scegliamo il modo in cui spendiamo i soldi, i  voti. Anche i modi in cui riempiamo la nostra vita con i media, rappresentano una scelta di come vogliamo sentirci. I rituali che ci permettono di ritrovare un certo senso di equilibrio e di connessione con la propria voce interiore sono determinanti per la nostra salute.