Cala ancora l’affluenza alle urne al ballottaggio delle elezioni comunali in 65 Comuni tra cui Roma, Torino, Trieste e altri sette capoluoghi di provincia. Alle 19 ha votato soltanto il 26,71% degli aventi diritto (1,3 milioni di elettori a fronte dei 5 chiamati al voto), datp in calo di quasi sei punti percentuali rispetto al 32,57% del primo turno. Aumenta ancora, quindi, il gap già registrato alle 12, quando il dato era stato del 9,73%, due punti e mezzo in meno del 12,18% di due settimane prima. Rispetto alla tornata del 2016, invece, il calo è di quasi dieci punti: aveva votato il 36,56%. Ad abbassare molto la media è Roma: qui l’affluenza è al 25,28%, in calo di 4,22 punti rispetto al primo turno alla stessa ora, quando aveva votato il 29,50%. Il calo è di 9,63 punti, invece, rispetto alle comunali del 2016, quando però si votava in una sola giornata: allora aveva votato il 34,91%. Il record negativo tra le città al voto è però quello di Torino, dove alle 19 ha votato un avente diritto su quattro: il 25% esatto, mentre al primo turno era stato il 29,29% (+4,29%) e nel 2016 il 39,15% (+14,15%). Per quanto riguarda Trieste, alle 19 su un totale di 184.489 elettori hanno votato in 48.836, pari al 26%, in calo di tre punti rispetto al primo turno, mentre alle 12 il dato era stato uguale: l’11%.

A Roma e Torino il calo è più consistente nei quartieri periferici, quelli che al primo turno hanno premiato i candidati di centrodestra Michetti e Damilano (e dove cinque anni fa avevano stravinto le candidate M5s Virginia Raggi e Chiara Appendino). Nella Capitale il dato più basso, 19,43% – sei punti in meno del primo turno – è quello del VI Municipio (Tor Bella Monaca, Torre Maura, Torre Angela), che già due settimane fa era stato quello dove si era votato di meno. Qui, in controtendenza col resto della città, Enrico Michetti aveva staccato Roberto Gualtieri di ben venti punti (39,93% contro 18,99%). Nei municipi centrali e pro-Gualtieri, invece, l’affluenza è superiore alla media: 27,27% nel Municipio I e 29,74% del II, seppur anche qui in calo tra i tre e i quattro punti. Anche nel capoluogo piemontese, le Circoscrizioni 5 e 6, la periferia nord dove Paolo Damilano era in vantaggio su Stefano Lo Russo, fanno registrare un ulteriore crollo: -5% alle 19 dopo il -13% del primo turno rispetto al 2016. Cala meno, invece, il dato nei quartieri centrali (-3,5%).

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