Ballottaggio elezioni 2021, testa a testa finale: oggi i nuovi sindaci a Roma e Torino. Crolla l’affluenza: -6%

di Adriana Logroscino

Seggi aperti dalle 7 alle 15. Grande attesa nella capitale, nel capoluogo piemontese e in altri 8 grandi città. Il secondo turno richiamerebbe 5 milioni di elettori

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L’affluenza bassa al primo turno, si fa ancora più bassa al secondo, sistematicamente. Anche in queste elezioni comunali, irritualmente celebrate in autunno. Alle 23 l’affluenza nei 63 Comuni chiamati al ballottaggio è stata del 33,32%, oltre il 6% in meno rispetto all’affluenza alla chiusura della prima giornata di voto al primo turno, due settimane fa, quando aveva votato il 39,86%. Il dato diffuso dal Viminale non tiene conto delle comunali in Friuli-Venezia Giulia, dove si tengono altri due ballottaggi. Affluenza in linea con il dato nazionale nelle due città maggiori al voto: il 30,9% degli elettori romani e il 32,8 di quelli torinesi si sono recati ai seggi. Erano stati rispettivamente il 36,8% e il 36,5% due settimane fa.I seggi, oggi, riaprono oggi dalle 7 alle 15 .

Il clima politico, sempre acceso in campagna elettorale, si è fatto rovente, tra primo e secondo turno, per effetto degli scontri di piazza sull’obbligo di green pass , immediatamente trasferitisi nella dialettica tra i leader di partito. Col voto che si conclude oggi si eleggono 65 sindaci. Ma in gioco c’è molto di più: gli equilibri non solo tra le coalizioni ma tra i partiti. E la disaffezione sarà uno degli aspetti a cui guardare.

Al primo turno erano stati chiamati 12 milioni di elettori, per eleggere gli amministratori di 1.192 comuni. La seconda tornata, destinata a scegliere il sindaco nei comuni sopra i 15 mila abitanti in cui nessuno dei candidati abbia raggiunto il 50% al primo turno, interessa cinque milioni di elettori.

Roma da sola ne conta quasi la metà: 2,3 milioni. Nella Capitale si sfidano Enrico Michetti (chi è) per il centrodestra che ha ottenuto il 30,1% due settimane fa, e Roberto Gualtieri (chi è) per il centrosinistra (27%). Al voto per il secondo turno, nella prima giornata, è andato meno di un elettore su tre, più contenuto il calo nei municipi del centro. A Torino la chiamata al voto è per 685 mila elettori che devono scegliere traStefano Lo Russo (chi è) , centrosinistra (43,9% al primo turno) e Paolo Damilano (chi è) del centrodestra (38,9%). Il calo di votanti è stato meno marcato.

A Trieste la sfida è tra il sindaco uscente del centrodestra, Roberto Dipiazza (46,9% al primo turno) e Francesco Russo del centrosinistra (31,6%). A Savona i candidati sono Marco Russo del centrosinistra (47,8% al primo turno) e Angelo Schirru del centrodestra (37,3%). Sfida tra l’uscente del centrosinistra e il candidato del centrodestra anche a Caserta (Carlo Marino, 35,3% al primo turno e Gianpiero Zinzi, 30%) e a Latina (Damiano Coletta 35,7% quindici giorni fa, e Vincenzo Zaccheo, 48,3%). E a Benevento: qui l’uscente è l’ex ministro Clemente Mastella, che, alla guida di una coalizione di centrosinistra, ha sfiorato l’elezione al primo turno con il 49,4%, e si misura con Luigi Perifano candidato del centrosinistra che si era fermato al 32,4%. Infine a Cosenza sfida tra omonimi: Francesco Caruso del centrodestra (37,4% al primo turno) e Francesco Alessandro Caruso del centrosinistra (23,8%).

Solo a Varese e Isernia va in scena una sfida - laboratorio dell’alleanza tra Pd e M5S. Nel capoluogo lombardo, contro lo sfidante leghista Matteo Bianchi, l’uscente dem Davide Galimberti ha reclutato le truppe grilline. Al primo turno è finita 48% a 44,9%. Nella cittadina molisana è Piero Castrataro (41,7% al primo turno) il candidato di pd e cinquestelle contro Gabriele Melogli, appoggiato dal centrodestra (42,9%).

Nella prima giornata di ballottaggi il silenzio elettorale è stato rispettato. Ma molti leader hanno sollecitato gli elettori: «Chi non vota — le parole di Giovanni Toti — perde il diritto di lamentarsi».

18 ottobre 2021 (modifica il 18 ottobre 2021 | 11:11)