C’era attesa, ma la serie remake del teen horror anni ’90 “So cosa hai fatto” perde il confronto
Lontanissimi da Sarah Michelle Gellar e Jennifer Love Hewitt, gli adolescenti di oggi non hanno né lo stesso carisma né quel disagio generazionale che rese il film una visione obbligatoria
Sangue, misteri e un gruppetto di adolescenti perseguitati da un misterioso killer. Questi gli ingredienti di So cosa hai fatto, serie tv da oggi disponibile su Prime Video (remake del film del 1997 con Sarah Michelle Gellar, Ryan Philippe e Jennifer Love Hewitt, coming of age splatter nato sull’onda di Scream – horror per adolescenti che lanciò la moda del genere. A gennaio al cinema con un nuovo capitolo.
Ma se il film originale, pur con i suoi difetti, riuscì a fotografare con precisione un certo disagio generazionale, visti i primi quattro episodi disponibili la serie non sembra replicare il modello. Cesellando personaggi poco empatici e parecchio irritanti. Per non parlare dei (presunti) colpi di scena di una storia che fa un po’ acqua da tutte le parti. Continuerà così? Il resto degli episodi verranno rilasciati ogni venerdì fino al finale di stagione previsto pe r il 12 novembre.
So cosa hai fatto: la trama della serie
Dopo una serata di festeggiamenti post diploma che degenera, cinque adolescenti residenti alle Hawaii uccidono (apparentemente?) una ragazza in seguito a un incidente stradale. Decidono di non dire nulla a nessuno e giurano di non parlare mai più del tragico evento.
Ma un anno dopo, mentre tutti cercano di superare il trauma, si ritrovano perseguitati da un brutale assassino. Che se la prende, in modo particolare, con la bella Lennon, la quale è convinta che quella sera dell’incidente la vittima fosse la sorella gemella Allison.
Brividi scontati
Tratto, molto liberamente, dal romanzo di Lois Duncan, a giudicare dai primi quattro episodi questo secondo adattamento convince molto poco. Problema principale il gruppo di ragazzini protagonisti: odiosi, egocentrici e arrapati – che fanno festa con poco rispetto per niente e per nessuno.
Difficilmente si parteggia per uno di loro visto il loro status di privilegiati. E, come in Euphoria ma con cambio di location e molto più sangue, la serie non si discosta in modo originale dai tanti prodotti sulla Generazione Z.
Per non parlare poi dell’intreccio e dei presunti colpi di scena, “telefonati” fin dai primi due episodi. Al centro della narrazione troviamo infatti due gemelle, interpretate dalla rivelazione Madison Iseman. La prima, Allison, è la più popolare, estroversa ed estremamente incasinata (un clone di Laura Palmer in Twin Peaks).
Mentre la seconda, Lennon, dal suicidio della madre in una specie di rito di massa (i cui dettagli restano misteriosi per tutti i primi quattro episodi), è invece molto riservata.
In un classico gioco degli specchi, non si fa fatica a pensare che il mistero della vicenda ruoti intorno a loro; e, al tempo stesso, che probabilmente la scatenata Allison altri non è che il lato oscuro (mentale) della complessata Lennon. Sarà così? Per scoprirlo occorre proseguire la visione delle successive puntate. Nella speranza di un twist che sorprenda sul serio.
Il cult anni ’90
Benificiario del successo del primo Scream, So cosa hai fatto prende vita sulla rifondazione del genere horror per adolescenti che il film di Wes Crave riporta ai tempi floridi dopo diversi anni di fiacca. Alla sceneggiatura poi ha lo stesso autore del serial killer con la maschera che si trova in ogni negozio di giocattoli.
Cioè Kevin Williamson – che ha scritto anche il nuovo capitolo della saga Scream previsto per gennaio 2022 – ancora con lo stesso cast di un tempo, tra cui Neve Campbell e Courtney Cox.
Allo status di cult adolescenziale del film ha poi contribuito il gruppo di rising stars composto da Jennifer Love Hewitt, Ryan Philippe e Sarah Michelle Gellar. Sebbene lontano dagli incassi di Scream, nel corso degli anni, la fanbase di So cosa hai fatto è cresciuta sempre di più. Fino al chiedere a gran voce una modernizzazione, assolutamente non necessaria, visto la nuova serie.
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