Economia

Whirlpool Napoli, fallisce mediazione del Mise: confermati i 321 licenziamenti. Giorgetti: "Azienda inamovibile, c'è irritazione"

Il ministro dello Sviluppo economico al termine di un vertice durato fino a notte non ha nascosto la sua delusione: "Ora lavoriamo per dare concretezza al consorzio". Nuovo incontro martedì prossimo, lettere di licenziamento congelate fino al 22
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"Purtroppo le cose non sono andate come volevamo e da parte di Whirlpool abbiamo registrato una rigidità inamovibile". Queste le parole del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, al termine del tavolo su Whirlpool Napoli al Mise, in cui l'azienda ha confermato la volontà di chiudere la procedura di licenziamento per i 321 lavoratori (erano 460 all'inizio della procedura, cominciata il 15 luglio).


Giorgetti non ha nascosto "l'irritazione" del governo ma ha garantito l'impegno affinchè il progetto del consorzio per la reindustrializzazione del sito di Napoli "non si disperda e si concretizzi in tempi rapidi". "Bisogna ricontattare i soggetti che hanno dato disponibilità in un ambito diverso - ha sottolineato - perchè la disponibilità dell'azienda è venuta meno".


Giorgetti ha quindi riferito che parlerà della questione con il presidente del Consiglio Mario Draghi. "Quello che potevamo fare l'abbiamo fatto - ha affermato - lavoriamo per dare concretezza al consorzio".  Sulla vertenza Whirlpool sarà convocato un nuovo incontro martedì prossimo.

Non è bastato un confronto al Mise di oltre 17 ore, infatti, per arrivare ieri ad un accordo che sventasse il licenziamento e profilasse una possibile ricollocazione dei 321 lavoratori e un nuovo disegno industriale per lo stabilimento di via Argine. Governo e azienda infatti non hanno trovato un'intesa e a notte fonda la multinazionale americana ha annunciato la chiusura della procedura di licenziamento collettivo che scadeva ieri.

"La Società, pur riconoscendo gli sforzi profusi dal Governo e dalla Regione per trovare soluzioni idonee a consentire una nuova missione industriale per il sito di Napoli, si rammarica che i progetti presentati siano ancora in una fase non compatibile con le esigenze e tempistiche espresse dalla società più volte", dice Whirlpool a chiusura del tavolo. I tempi di composizione e realizzazione dell'hub di mobilità sostenibile cui sta lavorando un Consorzio di 7 aziende individuate da Invitalia infatti prevedono una operatività del progetto industriale non prima del 15 dicembre.

Ma le lettere di licenziamento che sarebbero dovute partire oggi restano comunque congelate fino al 22 ottobre prossimo per effetto del rinvio da parte del tribunale di Napoli della discussione del ricorso presentato dai sindacati contro l'attività antisindacale di Whirlpool per quella data, accolta dall'azienda che si è impegnata a non procedere ai licenziamenti. Neanche gli interventi dei ministri Giorgetti e Orlando, chiamati a gran voce da Fim Fiom Uilm e Uglm hanno potuto evitare il mancato accordo.

Le reazioni

''Benché avessero annunciato la loro presenza e nonostante la gravità della situazione, all'ultimo incontro di procedura con Whirlpool, conclusosi col mancato accordo, i ministri Giorgetti ed Orlando hanno limitato la loro partecipazione ad un breve collegamento online. Auspichiamo che al prossimo incontro di martedì le cose possano andare diversamente e che il Governo porti una proposta concreta capace di scongiurare i licenziamenti''. A dichiararlo sono il segretario nazionale della Uilm Gianluca Ficco e il segretario generale aggiunto della Uilm Campania Antonio Accurso.

''Il Governo deve finalmente dimostrare - argomentano Ficco e Accurso - di avere la capacità o la volontà di influire sulle vertenze occupazionali. Noi in ogni caso non ci arrenderemo, continueremo a lottare per chiedere al Governo la finalizzazione del progetto di rilancio del sito di Napoli e continueremo a percorrere contro Whirlpool tutte le vie possibili compresa quella giudiziaria''.

 

"Whirlpool sbatte la porta in faccia ai lavoratori - si legge in una nota di Fim Cisl - L'azienda ha rifiutato qualsiasi mediazione non mettendoci in condizione di valutare l'ipotesi d'accordo del progetto consortile sulla mobilità sostenibile. Whirlpool, ha infatti negato la possibilità di una proroga per il prolungamento della procedura di licenziamento di 59 giorni, tempo necessario per poter valutare il passaggio dei lavoratori nel progetto "hub mobilità" su cui il Ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando dal 6 agosto scorso".


Come Fim Cisl "non lasceremo nulla d'intentato, c'è ancora spazio per una soluzione per i 321 lavoratori del sito di Napoli. L'impegno del governo Draghi con i Ministri Giorgetti e Orlando nel trovare una soluzione industriale alla vertenza deve essere tradotto ora in un accordo e in un piano industriale di prospettiva. Il tempo è ormai scaduto, ci attendiamo nel prossimo incontro concordato al MiSE per martedì 19 ottobre che il Governo confermi la nostra richiesta di garantire la continuità lavorativa dei 321 dipendenti di Napoli.