Fake news, un progetto nazionale per combatterle

Un consorzio guidato dall'Università Luiss ha vinto il bando per l'Italian Digital Media Observatory dell'Unione europea e avrà a disposizione 1,4 milioni di euro
Fake news un progetto nazionale per combatterle

Un progetto da 1,4 milioni di euro per combattere le fake news. Un consorzio guidato dall'Università Luiss e composto da Rai, Tim, gruppo Gedi (editore de* La Repubblica*), Università di Tor Vergata, T6 Ecosystems, Newsguard e Pagella Politica ha vinto il bando per l'Italian Digital Media Observatory dell'Unione europea, un piano di lavoro che ha lo scopo di estirpare le notizie false che corrono in Rete e per il quale sono stati stanziati, in totale, 11 milioni per 8 hub europei.

I dati sono allarmanti: «Negli Stati Uniti il 23% della popolazione non crede alla scienza, mentre in Inghilterra il 50% non si fida della stampa», ha spiegato Gianni Riotta, direttore del master in giornalismo della Luiss. «L'ondata di disinformazione e fake news cui abbiamo assistito negli ultimi anni, in Europa e nel mondo», sottolinea il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, «rischia di indebolire il diritto a una corretta informazione, che è alla base dei principi di cittadinanza democratica».

In Italia, nel 2018, il 57% delle fake news riguardava notizie riconducibili a fatti di cronaca e politica, nazionale e internazionale. Subito dopo, le notizie di carattere scientifico e tecnologico (19%), seguite da quelle di cultura e spettacolo (16%). Nel 2020, invece, la maggior parte delle fake news riguardava la pandemia da Covid-19.

Le notizie false, antiscientifiche e tendenziose alimentano l’ignoranza, accrescono le divisioni nella società e minano le basi del normale dibattito democratico, ma possono diventare anche molto pericolose e provocare gravi conseguenze sul piano della salute, dell’economia e della sicurezza.

Il progetto del consorzio italiano durerà 30 mesi: Pagella Politica avrà il compito di redigere un report bimestrale per tenere sotto controllo i trend della disinformazione online. Nella lotta alle fake news è fondamentale il ruolo dei giornalisti: Gedi-La Repubblica si è impegnata a promuovere la formazione sul fact checking, per riconoscere e bloccare – in primis dalle testate giornalistiche – tutte le notizie che non sono validate.

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