«Il caso Morisi è un ulteriore elemento di confusione nella Lega: sorprende che Salvini sia indulgente con Morisi, di cui non voglio discutere la vicenda personale, mentre non lo è con chi non è amico o collega di partito o di colore diverso». Così l'ex premier Giuseppe Conte intervistato dal direttore de La Stampa Massimo Giannini a "30 minuti al Massimo" sull'inchiesta che vede coinvolto per questioni di droga l'ex «guru» mediatico del leader leghista. «E' un ulteriore elemento di confusione per il suo partito, spero che la Lega rientri in quadro di sintesi politica al più presto»

Un colloquio che è andato oltre i 30 minuti prefissati per la vastità dei temi toccati. E che è iniziato con le amministrative e il mancato apparentamento a Torino tra i pentastellati e il centrosinistra: «Il Pd ha fatto una scelta e se ne è assunto le responsabilità», ha dichiarato Conte. «Al ballottaggio sarà un problema»

Conte: "Morisi ha interpretato il salvinismo aggressivo alimentando la paura nel Paese: Salvini indulgente con lui ma non con gli avversari"


Poi l’ex presidente del consiglio è stato invitato a esprimere un suo giudizio sul governo attuale sotto due punti di vista: la gestione dell’emergenza Covid e l’attuazione del Pnrr. «Sul primo fronte il governo Draghi ha fatto molto ma deve fare di più», ha dichiarato Conte. «Abbiamo i vaccini e abbiamo il Green Pass, è il momento di aprire cinema e teatri al 100%, ci vuole più coraggio». Quanto al Pnrr («nato da una nostra bozza») secondo Conte bisogna completare e implementare la transizione ecologica «coinvolgendo di più i cittadini, e non decidere soltanto con le imprese». 

Le bollette e l’intervento del governo? «La cifra stanziata non basterà, bisogna togliere gli oneri di sistema in maniera più strutturale». 
Draghi e la standing ovation di Confindustria: «Con me non era successo anche se siamo stati il governo che ha tagliato di più le tasse eaiutato di più le imprese. Credo siano stati un po’ ingenerosi, ma dormo stesso la notte». 
Il presidente dei 5stelle ha poi risposto al leader di Italia Viva Matteo Renzi e a chi come lui vuole dire “basta” al reddito di cittadinanza. «Non vada in tv, ma nelle piazze come sto facendo io, e il referendum abrogativo lo deve proporre alla gente guardandola in faccia. E’ vigliacco che persone che vivono da 18 anni degli stipendi della politica e vogliono abrogare un reddito da 3-400 euro a gente che vive in totale povertà. E’ vigliacco, è un atto di non politica».

Altro capitolo scottante, le pensioni e quota 100. «Un esperimento triennale che non ha funzionato», ha ammesso Conte che ha poi parlato di immigrazione attaccando la politica di Salvini e difendendo l’attuale ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. «Persona seria, che ho scelto perché ha saputo crescere rimboccandosi le maniche e lavorando proprio sull’immigrazione». 
I 5stelle non sono No Vax: questo il senso delle parole di Giuseppe Conte in merito. «Piangiamo ancora i nostri morti, su queste cose non si può scherzare». Il riferimento, ancora una volta, è alla Lega. Che «potrebbe anche uscire dal governo, i numeri ci sarebbero, ma in questo momento così delicato è meglio che si chiarisca le idee e resti nella maggioranza». In futuro? «Non credo», ha dichiarato Conte, «che questa maggioranza possa arrivare fino alla fine della legislatura».
Ultimo capitolo, quello delle riforme istituzionali: «Un attimo dopo questa tornata elettorale inviterà i leader di tutti i partiti a confrontarsi su 2,3 cose fondamentali da cambiare», ha concluso Conte. «L’introduzione della sfiducia costruttiva, il vincolo di mandato per evitare le transumanze in Parlamento e qello che può sembrare un dettaglio ma non lo è: dare al presidente del consiglio la possibilità di revoca dei ministri»

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