Rage Yoga, la pratica che unisce equilibrio e sregolatezza

È lo yoga della rabbia, una pratica che del mondo hatha ha solo asana e respirazione ma che promette di liberare la mente con pratiche divertenti. L'obiettivo? Sfogarsi, anche a suon di parolacce
Rage Yoga la pratica che unisce equilibrio e sregolatezza

Lindsay Istace, insegnante di yoga, contorsionista professionista e giocoliere, ha creato scompiglio all'interno della comunità yoga per il suo insolito metodo chiamato Rage Yoga, che combina la respirazione focalizzata, lo stretching e l'equilibrio dell'hata yoga tradizionale con il divertimento e la convivialità tipici di un aperitivo. E infatti le sue lezioni si tengono in una sala nel retro di un bar.

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«Volevo che fosse un posto completamente diverso da uno studio di yoga», ha detto Istace, durante una intervista a GQ Uk. «Uno dei miei motti è: 'Non sono tua madre'. Alcune persone bevono acqua, altre una birra, altre entrambe. Ma ovviamente nessuno si ubriaca». Un approccio che non è per tutti, dove lo sfogo è l'opposto del silenzio, e dove OM e palo santo sono sostituiti da alcol, musica e parolacce liberatorie. Due vie contrapposte ma che hanno entrambe lo scopo di rilassare e liberare la mente.

**Che cosa si fa in una classe di Rage Yoga? **«All'inizio facciamo una cosa che mi piace chiamare «Urlare e lasciare andare la vita». Tutti inspirano bene, allungano la spina dorsale, alzano le braccia sopra la testa, e poi durante l'espirazione lasciano crollare il corpo urlando la loro parolaccia preferita».

Chiudere una lezione con «Namaste» sarebbe troppo ordinario per Lindsay: «Diciamo "Cao sì". Tutti si girano verso il loro vicino e dicono: "Cao sì!". "Namaste" nella cultura dello yoga ha molto significato, e quando praticavo mi sembrava strano sentirlo dire da persone che non sapevano neanche cosa significasse. Alla fine di una pratica yoga davvero buona, in cui mi sentivo di essermi lasciata andare e di essermi aperta, tutto quello che volevo dire davvero era solo "Ca**o sì!"». Ma possiamo ancora chiamarlo yoga?

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