Urne chiuse per decidere il futuro della Germania dopo 16 anni di cancellierato retto da Angela Merkel. Secondo le prime proiezioni, i socialisti di Spd sarebbero avanti con il 26%. Dietro la Cdu col 24,2%. Rispetto a quattro anni fa i cristianodemocratici hanno perso 9 punti percentuali. «Una perdita amara», ha commentato il segretario generale della Cdu Paul Zemiak.

I Verdi sarebbero al 14,3%, quasi sei punti in più di quattro anni fa. I liberali dell'Fdp al 11,5%. L’ultradestra di Afd si attesterebbe al 10,6% e la sinistra di Linke al 5%: quattro punti in meno rispetto all’ultima tornata.

I seggi
Se le proiezioni fossero confermate i socialdemocratici otterrebbero 210 seggi (ora ne hanno 153). Subito dietro i cristianodemocratici con 198 seggi (ora 246).  Poi i verdi, con 112 (adesso 67). Sotto la soglia dei cento scranni i liberali di Fdp, a quota 95. Poi l’ultradestra di Afd a 85 (oggi a 94). Ultima Linke: 40 i seggi (dai 69 attuali) che spettano alla formazione, se il 5% delle proiezioni venisse confermato.  
 

Verdi e liberali conquistano gli under 30
Secondo i dati disponibili, la maggior parte dei voti di Fdp e Verdi viene dai giovani under 30. Il 22% delle preferenze accordate agli ambientalisti arriva da elettori di questa fascia anagrafica. La quota è del 20% per Fdp. Al contrario, il 35% dei voti di Spd e Cdu viene dagli over 60. I cristianodemocratici hanno ottenuto solo l’11% dei consensi dai giovani.

La Spd conquista il collegio vinto da Merkel 8 volte
Nella circoscrizione numero 15 "Pomerania occidentale-Rugen/ Pomerania occidentale-Greifswald" ha vinto la candidata dell'Spd Anna Kassautzki. La circoscrizione ha eletto Angela Merkel per otto volte dal 1990.

Le coalizioni possibili
L’emittente Zdf ha ricostruito le probabili intese alla luce delle proiezioni: 

Le coalizioni possibili. Fonte: Zdf

 

Quattro le opzioni in campo per avere la maggioranza. La prima vedrebbe i socialdemocratici di Spd alleati con i Verdi e i liberali di Fdp (428 seggi). La seconda potrebbe essere formata dai seggi di Spd e dei cristianodemocratici (413 seggi), sufficienti per avere la maggioranza. Una terza opzione vedrebbe l’intesa tra la sinistra di Linke, i Verdi e Spd (373 seggi). L’ultimo scenario possibile è quello di un’alleanza tra Cdu, Verdi e liberali di Fdp (419 seggi). I dati sui seggi sono aggiornati alle 19:00. Nessuna formazione sembra disposta al momento a una coalizione con Afd. 

 

Le trattative
Le contrattazioni tra i partiti saranno lunghe. Gli analisti prevedono negoziati fino alla fine dell'anno. L'effetto più probabile è che Angela Merkel occuperà ancora per diversi mesi l’ufficio nella cancelleria berlinese. Ma Cdu e Spd vogliono che la nuova coalizione si formi prima di Natale. L’hanno chiarito Armin Laschet e Olaf Scholz nel corso dell’Elefanten Runde, il talk show sui canali tv pubblici con i candidati di tutti i partiti.

Secondo Scholz le trattative devono partire «al piu' presto. Non deve succedere come quattro anni fa, quando è fallita la formazione del governo». Un messaggio al leader liberale  Lindner: fu lui a far saltare la coalizione coi Verdi, contribuendo alla formazione di una Grosse Koalition, cioè il governo di larghe intese tra socialisti e cristianodemocratici risultato delle elezioni del 2017.
«Non sempre è il partito più votato a esprimere il cancelliere» ha dichiarato Armin Laschet, il leader cristianodemocrato. Un modo per ribadire che la partita per il cancellierato non è ancora chiusa, nonostante il risultato elettorale di Cdu-Csu. «Chi diventa cancelliere in Germania deve riuscire a mettere insieme le diverse parti del Bundestag». Il politico auspica una coalizione formata da Cdu con i Verdi e i liberali dell'Fdp. Osteggiata al momento la possibilità di un’intesa con Spd. 

Determinante il voto per posta
Secondo gli esperti, ha votato per corrispondenza almeno il 40% degli aventi diritto. Nel 2017 la percentuale si è fermata al 29%. Un record assoluto dalla sua introduzione nel 1957. Storicamente, lo strumento è utilizzato in larga parte dall’elettorato di sinistra. Deutsche Post, la compagnia postale tedesca, si è preparata a smistare una quota pari al 60% del totale dei voti.
Per utilizzare il servizio i tedeschi devono compilare la scheda elettorale, sigillarla nella busta blu che poi va inserita nella tradizionale busta rossa, insieme alla dichiarazione firmata al posto del giuramento. I voti per posta devono arrivare entro le 18 dell'Election Day, ovvero entro la chiusura dei seggi.
 

Le dichiarazioni a caldo
Nonostante il poco distacco delle proiezioni, il candidato socialdemocratico considera la vittoria già in tasca: «Sono soddisfatto che i cittadini di questo Paese abbiano votato in questo modo. La gente vuole il cambiamento, la maggioranza degli elettori vuole che il prossimo cancelliere si chiami Olaf Scholz». Soddisfatti anche la leader dei Verdi Annalena Baerbock. La sua formazione ha guardagnato quasi sei punti dall’ultima tornata: «Numeri fantastici. Abbiamo un mandato per il futuro, Ora è necessario un governo per il clima».
Dura la posizione del candidato cancelliere Cdu Armin Laschet: «Ogni voto per l’Unione è un voto contro il governo guidato dalla sinistra. Faremo tutto il necessario per formare un governo federale a guida socialdemocratica». Una sponda alla Cdu arriva dai liberali di Fdp: «Vogliamo essere parte del governo, siamo pronti per i colloqui», ha dichiarato Wolfgang Kubicki, vicepresidente della formazione. «L’ovvia preferenza è per una coalizione con Cdu e Verdi, ma il partito è aperto anche ad altre opzioni». 

Ultradestra in calo ma il risultato è a due cifre
Dall’ultima tornata la formazione ha perso poco più di due punti. Secondo il deputato Goetz Froemming, a fare da volano per le elezioni del 2017 è stata la crisi migratoria del 2015, fenomeno oggetto di una martellante campagna elettorale da parte di Afd. Ma la questione migrante ha giocato un ruolo più marginale nel corso del dibattito politico attuale.
Pesano anche le divisioni interne in merito alla gestione della pandemia e agli obblighi connessi al Green Pass. Un tema dibattuto tra gli esponenti nonostante la netta presa di posizione della leader Alice Weidel, che l’ha definito «Un obbligo di vaccino che rientra dalla finestra». «Io non sono vaccinata», ha urlato al comizio finale di Berlino lunedì scorso. 

Il drenaggio di voti
Secondo quanto riportato dal quotidiano Die Welt,la Cdu ha “ceduto” 1,4 milioni di elettori alla Spd rispetto al 2017. Un altro milione sarebbe stato attratto dai Verdi e 340mila dai liberali di Fdp. L’aumento di voti della Spd arriva non solo dal blocco conservatore ma anche dalla sinistra radicale di Die Linke, che avrebbe ceduto ai socialdemocratici circa 600mila voti, secondo i calcoli della testata.


Nella Capitale seggi aperti dopo le 18
A causa delle lunghe code e della mancaza di schede, gli elettori di Berlino ancora in fila potranno votare anche dopo la chiusura dei seggi. 

Quattro anni fa
Alle scorse elezioni i conservatori a guida Merkel conquistano il 32,9% dei voti, la Spd il 20,5%. Il partito di ultradestra Afd entra per la prima volta nel Bundestag con il 12,6% diventando la forza di opposizione più forte. Il partito liberale tedesco Fdp totalizza il 10,7%, mentre la formazione di sinistra Linke arriva al 9,2%, poco più dei Verdi con l’8,9%.
 

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