Misteriosi eventi a Crockett Island, su Netflix “Midnight Mass” è la serie horror da vedere
Un ex galeotto e un prete molto carismatico sono i protagonisti di sette episodi ambientati in un'isola remota. Dove cominciano a verificarsi strani fatti che hanno del miracoloso, ma il prezzo da pagare sarà alto
Attesissimo da tutti i fan dell’horror, e non solo, Midnight Mass debutta oggi su Netflix. Scritta e diretta da Mike Flanagan – regista di Doctor Sleep – la serie è soltanto l’ultimo capitolo di una riflessione articolata sul genere che il cineasta porta avanti ormai da tempo. E che ci ha già regalato perle come Hill House e Il gioco di Gerald.
Composta da sette episodi, Midnight Mass però si allontana da tutti i cliché della narrazione da brivido. Optando, intelligentemente, per un gioco di sottrazione di elementi horror a favore di una tensione psicologica fortissima. Senza aver paura di riflettere su tematiche importanti come il potere, a volte distruttivo, della religione e del fanatismo.
Midnight Mass: la trama della serie
Riley Flynn, un giovane imprenditore di startup, cade in disgrazia quando uccide involontariamente una donna mentre era al volante di un’automobile ubriaco. Accusato di omicidio, viene condannato a quattro anni di galera e al termine della pena, Riley fa ritorno sulla remota isola di Crockett. Isolata da tutto e da tutti, nell’isola vivono solo 127 abitanti, quasi tutti molto religiosi.
Nel medesimo giorno dell’arrivo di Riley fa la sua misteriosa comparsa nel paese il giovane padre Paul, che afferma di essere stato inviato dalla diocesi per sostituire l’anziano Monsignor Pruitt. Improvvisamente sull’isola inizieranno a verificarsi dei veri e propri miracoli per mano di Padre Paul. E tali eventi doneranno al luogo e ai suoi semplici abitanti un rinnovato credo religioso, ma cosa ci cela dietro questi episodi?
Misteri e religione
Mike Flanagan, regista di Doctor Sleep e della miniserie Hill House, a differenza di tanti suoi contemporanei, non è il “classico” regista horror. Poco interessato ai jumpscare fine a se stessi, il cineasta ama lavorare sul soprannaturale per trattare tematiche universali profonde. E man mano che gli eventi di Midnight Mass si dipanano e vengono messi a fuoco, è chiaro che la serie è, in gran parte, un atto d’accusa contro l’estremismo cristiano-evangelico.
Ma da esperto e scaltro narratore quale è, il regista insinua il messaggio sottilmente, lasciandolo emergere puntata dopo puntata.
Con una regia, e una fotografia, sempre più oscura e inquietante man mano che si sviluppano le vicende, Midnight Mass sceglie di non focalizzarsi subito sugli elementi soprannaturali. Optando per una lenta immersione nel clima inquietante e suggestivo della bellissima Crockett Island. Fra pareti imbrattate di sangue, sagome misteriose che si aggirano per la spiaggia, gatti morti senza un motivo e persone anziane che grazie all’intervento di padre Paul tornano improvvisamente giovani.
Centellinando i momenti di puro terrore, i sette episodi arrivano finalmente a un finale, sconvolgente e da brividi, dove nessuno dei protagonisti potrà dirsi salvo. Un abilissimo gioco di sottrazione in modo da far emergere tematiche care al regista come il bigottismo, il contrasto tra magia e religione e la fede come fattore socio-culturale.
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