Italian Master Startup Award 2021, vince Relief, spin off dell’Università Sant’Anna di Pisa
È Relief a salire sul podio e ad aggiudicarsi la 15esima edizione del premio promosso dall’Associazione italiana degli incubatori universitari PNICube. La startup ha ideato un dispositivo mininvasivo per pazienti affetti da incontinenza grave
C’è la Sant’Anna di Pisa – un nome, una garanzia – dietro la vittoria dell’Italian Master Startup Award (IMSA) 2021, organizzato da PNICube. Relief, lo spinoff dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, infatti, ha sbaragliato altre tredici start up nate in ambito accademico e si è aggiudicato la medaglia d’oro, per un progetto davvero importante.
Destinato alle imprese hi-tech nate dalla ricerca accademica che hanno evidenziato le migliori performance sul mercato, IMSA premia quest’anno una realtà che sviluppa e produce dispositivi biomedicali innovativi per l’incontinenza urinaria, una disfunzione che colpisce circa 500 milioni di persone nel mondo, di cui 3 milioni solo in Italia.
Numeri altissimi per una patologia che comporta una situazione di estremo disagio, soprattutto dal punto di vista sociale e relazionale, e che colpisce in prevalenza le donne.
Il dispositivo progettato da Relief
Relief ha ideato un dispositivo mininvasivo per pazienti affetti da incontinenza grave, che grazie al dispositivo vedono migliorare in maniera significativa la loro qualità della vita. Guidata dall’ingegnere biomedico Gioia Lucarini, CEO e Co-founder, la start up ha sviluppato una soluzione per contrastare l’incontinenza urinaria attraverso un sistema a ridotta invasività. Non solo: il dispositivo è anche a basso costo, applicabile a livello ambulatoriale ed è progettato in modo che sia unisex.
Esternamente invisibile, è capace di ripristinare la continenza urinaria grazie ad un sistema di attivazione wireless basato sull’utilizzo di campi magnetici. La semplice procedura di impianto implica non solo minori costi, ma anche tempi di ospedalizzazione ridotti e dunque un ridotto impatto psicologico per il paziente.
«L’edizione 2021 ha premiato uno dei settori tecnologici più significativi della ricerca italiana, il biomedicale», ha dichiarato Alessandro Grandi, il presidente di PNICube. «Ci piace pensare che anche grazie al nostro piccolo contributo imprese come questa potranno crescere e diventare un domani gruppi consolidati. E che siano in grado di migliorare la qualità di vita delle persone attraverso la ricerca prodotta dalle nostre università».
iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA