Vittoria nettissima (0-4) e primato solitario a punteggio pieno: è ricca di soddisfazioni la trasferta del Napoli per il monday night in terra friulana. Udine è da anni terra di conquista per i partenopei - i bianconeri prima di stasera avevano perso 4 delle ultime 5 gare interne di campionato e in generale il Napoli ha vinto 10 delle ultime 11 sfide di serie A - ma il successo di questa sera, nella qualità del gioco e nel dominio mostrato in campo, ha forse un significato nuovo e importante per la squadra di Luciano Spalletti.

Il copione della gara si capisce subito: possesso palla degli ospiti (che raggiunge il 75% nel primo quarto d'ora) e Udinese che prova a mordere solo in ripartenza. Ad accendere il match è Insigne (13') che con il suo ormai proverbiale tiro a giro costringe Silvestri ad allungarsi e salvare all'angolino. E' il preludio al vantaggio: al 24' Mario Rui sorprende la difesa friulana e pesca Insigne, con Molina che si addormenta. E' il piccolo bomber partenopeo e della Nazionale a lasciar partire una pennellata in pallonetto diretta lentamente in fondo al sacco. A evitare guai e il disperato recupero di Samir ci pensa però Osimhen che sulla linea di porta accompagna in rete con una zampata. L'Udinese sbanda paurosamente e poco dopo Fabian Ruiz lascia partire una sberla dal limite che si infrange sul palo con Silvestri immobile. Il raddoppio è nell'aria e al 34' lo sigla Rrahmani: lo schema per una punizione dalla trequarti è da applausi. Ruiz finge la conclusione e invece pesca Koulibaly solissimo nell'area piccola: il difensore scavalca Silvestri e serve al compagno di reparto la più comoda delle palle da scagliare rabbiosamente sotto la traversa.

I ruoli si scambiano a inizio ripresa: al 6' Politano, sugli sviluppi di un corner corto, trova Fabian Ruiz sul secondo palo; la difesa dell'Udinese sembra le belle statuine del presepe e Koulibaly servito da un assist al bacio dello spagnolo lascia partire una staffilata che si infila all'incrocio. Partita in ghiaccio e ospiti straripanti che vanno vicini al poker prima con una punizione di Insigne, che accarezza l'incrocio e, quindi, con un'incornata di Anguissa sulla quale Silvestri compie un vero miracolo. Al 22' ci prova anche Osimhen per la doppietta personale ma la sua rasoiata si spegne sul fondo di un soffio. Pochi istanti dopo una conclusione di Politano, deviata, finisce sul palo e poi in angolo. A 5' dalla fine arriva finalmente anche il poker: triangolo tra Mario Rui e Lozano e palla spedita ancora nel sette, con Silvestri impotente e attonito. L'Udinese? Non pervenuta. Con il primo, debole, tiro in porta al 90' con Pussetto: tra tre giorni con la Roma si capirà se si è trattato di una battuta di arresto o se la partenza sprint sia ormai un lontano ricordo. La notte friulana è invece dolce per il Napoli, che si scopre in vetta da solo: non accadeva dai tempi di Maurizio Sarri, nell'anno dello scudetto sfiorato. Solo che quella volta c'era una Juve che sembrava una corazzata. Oggi la Vecchia Signora guarda mestamente la vetta lontana già dieci punti e pure sconfitta al Maradona la scorsa settimana. 

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