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Volley, Italia campione d'Europa: finale da batticuore, Slovenia battuta 3-2

Festa azzurra a Katowice (ansa)
La squadra di Ferdinando De Giorgi si impone al tie break con parziali di 22-25, 25-20, 20-25, 25-20, 15-11. E' il settimo titolo, il primo dal 2005
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ROMA – Con le spalle al muro, Ferdinando De Giorgi pesca dal cilindro Yuri Romanò, classe 1997, fino alla scorsa stagione in A2. L’emblema dell’Europeo capolavoro dell’Italvolley, il modo migliore per iniziare un nuovo ciclo giovane eppure subito vincente, è lo show dell’opposto, che nel quarto set e nel decisivo tie break mette a terra 11 punti (con il 90% in attacco) e si prende la copertina di una notte indimenticabile. Dopo il successo delle donne, anche l’Italia maschile del volley sale sul tetto d’Europa, rimontando la Slovenia dopo essere stata sotto 2-1. Una pazzesca prova di tenuta mentale al cospetto di un avversario fortissimo: per l’Italia è il settimo titolo continentale, un successo che mancava però da ben sedici anni. Simone Giannelli è stato premiato come Mvp del torneo.

 

La lenta rimonta

L’Italia di De Giorgi si ritrova subito sotto a inizio finale: la Slovenia vince il primo set 25-22, per l’Italia è solamente il quarto set concesso in tutto il torneo e rischia di diventare un colpo difficile da digerire. L’esperienza del c.t. è fondamentale per rimettere a posto lo spirito dei futuri campioni d’Europa, squadra trasformata rispetto alle Olimpiadi. L’Italvolley risponde, fa suo il secondo set con un bel 25-20, ma nel terzo tornano le ansie e gli affanni. Azzurri sempre all’inseguimento, fino a riacciuffare i rivali sul 20-20: è un’illusione, perché è anche l’ultimo punto azzurro nel terzo parziale. Dopo aver sofferto a lungo i servizi sloveni, De Giorgi lancia Romanò sul 4-1 per la Slovenia nel quarto set. La mossa paga subito dividendi, il gap viene ricucito in fretta e grazie a una serie di ace e servizi vincenti di Lavia gli azzurri volano sul 17-13. Gli avversari non mollano, rientrano sul 21-20 con un primo tempo larghissimo di Galassi, rilevato da Ricci che mette a terra il muro prezioso del 22-20. L’ace di Romanò dopo un’invasione slovena vale il 24-20, Lavia chiude il set, tutti al tie break.

Italia monumentale

I ragazzi di De Giorgi iniziano la frazione nel peggiore dei modi: ace di Stern, diagonale di Cebulj, primo tempo di Pajenk. Lo 0-3 sembra mettere in ginocchio gli azzurri, ma Romanò infila tre punti consecutivi e De Giorgi gli perdona anche una battuta in rete. Si procede punto dopo punto con le squadre appaiate, sale di colpi anche Michieletto e sul cambio campo l’Italia è avanti di una lunghezza (8-7). Lavia porta gli azzurri sul 9-7, il timeout sloveno è inutile, perché al rientro in campo Michieletto piazza due ace che scavano un solco incolmabile. Il primo tempo di Ricci frutta il 14-9 che consente all’Italia di essere a un punto dalla storia: Giannelli esulta convinto di aver messo a terra il 15-10 dopo una battuta in rete di Romanò, ma viene chiamata invasione. De Giorgi capisce l’importanza del momento e chiama timeout, spezzando il ritmo alla Slovenia: la battuta di Cebulj è a lato ed esplode la gioia azzurra.

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