Pantaloni a pinocchietto, la controversa moda riportata alla ribalta la scorsa stagione e riconfermata dai designer anche per l'estate 2024
In tempi non ancora sospetti, abbiamo visto i primi pantaloni pinocchietto, firmati, riaffiorare dai nostri ricordi: è la sfilata autunno inverno 2021 2022 Chanel, e il direttore creativo Virginie Viard li ripropone in versione deluxe. Tempo di mezza stagione e quel capo, nella versione shimmer, viene sfoggiato con eleganza da Leonie Hanne, proprio in occasione della fashion week. L'influencer ha così riaperto la strada ai pantaloni a pinocchietto, trasformandoli da ugly a cool: l'immagine è quella di un “petit marquis”, rinnovato dell'estetica. Nel dettaglio si tratta di un paio di pantantaloni il cui orlo sfiora i polpacci, senza però aderire alla pelle, grazie al fit morbido, quasi scampanato: a elevare il modello, tipicamente casual, è il lavoro certosino di ricamo realizzato con piccole paillettes lucide e opache, che creano un elegante contrasto chiaroscurale.
Da quel momento, forse per l'influenza della It-girl che ha sulla moda e sui fashionisti, o forse perché era il momento giusto per loro di tornare a invadere i nostri guardaroba, i pantaloni a pinocchietto sono stati avvistati ovunque, anche nei più recenti street style andati in scena durante la settimana della moda di Copenaghen e di Milano. Ma ad attirare l'attenzione, e forse a creare un certo stupore per alcuni, è la forte tendenza della primavera estate 2024: questi pants, che sfiorano il ginocchio, sono stati avvistati sulle passerelle dei designer più di punta del momento. Blumarine li ha creati dorati, Supriya Lele li propone con un bordo piumato, Cromio li fa sfilare in maglia, e N°21 li realizza per metà trasparenti.
Infine il look di Deva Cassel (già vista alla sfilata Dolce & Gabbana) che sulla passerella Coperni primavera estate 2024 ha camminato a passo sicuro con un paio di pantaloni a pinocchietto: una versione più “short” della classica tuta, qui abbinati con una camicia a righe lasciata aperta e un blazer modello smoking.
Perché si chiamano pantaloni a pinocchietto?
Per qualcuno sono dei semplici pantaloni tagliati al ginocchio, per i più i “pinocchietto”. Questo modello è diventato popolare negli anni 50, diventando un simbolo dello stile italiano in vacanza perché diffusosi tra le isole del Bel Paese (soprattutto a Capri, motivo per il quale gli americani l'hanno ribattezzato Capri pants). Il riferimento è diretto al personaggio d'immaginazione Pinocchio, quando lo scrittore Carlo Collodi lo descrive con indosso un paio di pantaloni lunghi fino al ginocchio. Ma è grazie a Audrey Hepburn, star nel film Sabrina del 1953, che i pantaloni a pinocchietto diventano iconici.
Debutto, sul grande schermo, che accadeva esattamente 70 anni fa: tali pantaloni fanno parte di un coordinato moderno, completati da una giacca ben strutturata. Seguiranno i modelli vichy, ovvero a quadretti, di Marilyn Monroe, Brigitte Bardot e Grace Kelly, indossati dalle dive nel loro tempo libero, proprio come vuole la tradizione italiana.
I pantaloni a pinocchietto di Cormio sono quelli più popolari (e il brand li riconferma anche per la prossima estate)
Questi pantaloni hanno segnato la fine di un caso isolato del pinocchietto nel guardaroba. Alla sfilata primavera estate 2023 di Cormio, sono infatti riapparsi come un revival che cita - senza nascondersi - la moda anni 2000. Si tratta di un modello in maglia lavorata a coste, con orlo ondulato a contrasto, che richiama l'estetica coquette (sbocciata a fine anni 90 ma che ha preso sostanza dopo il cambio di secolo tra pizzi e passamaneria).
I pantaloni Teresa di Cormio, questo il loro vero nome, sono persino stati indossati da Rosalìa, decretando così il definitivo ritorno di questa moda anni 2000: il look postato li vede abbinati a un micro top di tulle colorato adornato da un collo furry a contrasto. E tranquilli: il brand li ha riconfermati anche allo show primavera estate 2024, solo in una variante colore più neutra.
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I pantaloni pinocchietto eleganti, alias la tuta di Alexa Chung
Scrollando Instagram, si nota che anche Alexa Chung ha introdotto nel suo guardaroba i pantaloni a pinocchietto: come per Cormio, si tratta di un pezzo unico, una tuta aderente qui ricoperta da paillettes nere.
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Jennifer Lopez, Rihanna e ora Jennifer Lawrence
Chi ha vissuto l'inizio del nuovo Millennio si ricorderà le mise delle pop star, da Jennifer Lopez a Rihanna, con pantaloni a pinocchietto e tacchi altissimi. Una combo moda necessaria per slanciare la figura, visto che l'orlo al ginocchio è poco lusinghiero e necessita di nuove altezze per rendere l'immagine più armoniosa. I 2000 sono gli anni della sperimentazione, del mix & match di stili, quando si fa strada l'estetica sexy ma in chiave ugly: top sportivi, gilet indossati al posto della maglietta e sotto pantaloni al ginocchio di ogni genere, da quelli gessati ai jeans con risvolto. Quindi rimettete mano all'armadio per tirare fuori qualche reperto originale di quella decade, perché è arrivato il momento di indossarli ancora. Lo ha fatto di recente anche Jennifer Lawrence, optando però per un modello più morbido e rilassato in gamba, di popeline blu, abbinato a pratiche ballerine, borsa a tracolla e una camicia over.
La conferma dei pantaloni a pinocchietto arriva anche dallo streetstyle
Come li indossano le ospiti alle fashion week all over the world? Rigorosamente neri, abbinati a trench beige, blazer over o bomber sportivi, con le sneakers oppure con pratiche scarpe con tacco. Una moda semplice ma d'impatto, perfetta da proporre anche in ufficio.
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Qui la nostra selezione di pantaloni a pinocchietto, da acquistare online
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