Green Pass obbligatorio in tutti i posti di lavoro pubblici e privati: tutte le regole

L'obbligo di Green pass per l'ingresso nei luoghi di lavoro vale per tutti i lavoratori privati e per quelli pubblici. Sono inclusi gli autonomi e i collaboratori familiari
Green Pass obbligatorio in tutti i posti di lavoro pubblici e privati tutte le regole

Entra in vigore il 15 ottobre il decreto che rende obbligatorio il Green pass in tutti i posti di lavoro pubblici e privati. C’è un mese di tempo per mettersi in regola. Il Consiglio dei ministri lo ha approvato all’unanimità. Gli obiettivi sono due secondo quanto detto dal Ministro Speranza: «Rendere più sicuri i posti di lavoro e rendere più forte la campagna vaccinale».

Saranno toccati 23 milioni di lavoratori. L'obbligo di Green pass per l'ingresso nei luoghi di lavoro vale per tutti i lavoratori privati, sono inclusi gli autonomi e i collaboratori familiari. Viene applicato il modello di controllo già usato per la scuola.

DIPENDENTI PUBBLICI E PRIVATIL’obbligo di Green pass vale per tutte le amministrazioni pubbliche e le autorità amministrative indipendenti. Vale anche per l’ingresso nei luoghi di lavoro vale per tutti i lavoratori privati, inclusi gli autonomi e i collaboratori familiari, quindi badanti, colf e baby sitter.

La disposizione si applica anche «a tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o formativa presso le amministrazioni, anche sulla base di contratti esterni». Serve per Partite Iva e lavoratori che offrono i servizi occasionali come elettricisti e idraulici ed elettricisti. L'obbligo di certificato è esteso anche a chi opera nelle associazioni di volontariato.

Sarà necessario esibirlo per entrare nei consigli comunali e per tutti i luoghi a cui si accede con cariche elettive. Parlamento e Corte Costituzionale non possono essere obbligati per decreto, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni un invito del governo ad adeguarsi.

SMART WORKINGNon deve avere il Green Pass il dipendente che è in smart working.

CONTROLLII controlli toccano ai datori di lavoro. Sono loro a dover definire le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche. Le verifiche possono essere fatte anche a campione. Devono però essere fatti al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro.

SANZIONIIl licenziamento non è possibile per dipendenti pubblici e privato. Chi non ha la certificazione fra il personale delle amministrazioni è considerato assente ingiustificato e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso fino alla presentazione della predetta certificazione e fino alla scadenza dell’eventuale contratto di sostituzione, comunque non oltre il 31 dicembre 2021.In ogni caso, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

Nel settore privato i dipendenti che non hanno il Green Pass sono subito sospesi dalla prestazione lavorativa per tutelare la salute degli altri. Per il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato. In ogni caso i lavoratori mantengono il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

Viene multato chi si introduce sul luogo di lavoro senza Green Pass o con una falsificazione. La multa dovrebbe andare da 400 a 1000 euro.

TAMPONII prezzi sono calmierati. Saranno gratuiti per chi è esonerato dal vaccino. Costeranno 8 euro sotto i 18 anni e 15 per gli altri fino al 31 dicembre. Non sarà facoltativo come finora per le farmacie. Aumenta la durata di validità del tampone: 72 ore per i test molecolari.

PRIMA DOSE GUARITIChi è guarito dal Covid avrà il Green Pass dopo la prima dove di vaccino senza dover aspettare 15 giorni.

DISTANZIAMENTOIl ministro della Cultura Dario Franceschini ha chiesto che, con l'obbligo di Green Pass, teatri, cinema e musei possano tornare alla capienza normale. Contrario il ministro della Salute Speranza. Dal consiglio dei ministri c’è solo un impegno a riconsiderare la questione capienza a ottobre. Dovrebbero essere rivisti tutti i criteri di distanziamento e spazi alla luce dell’obbligo di certificazione, ma lo si farà solo dopo che sarà chiara la situazione dopo qualche settimana di apertura delle scuole.

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