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11 settembre, 20 anni fa gli attentati che hanno cambiato il corso della storia

L’11 settembre di ogni anno gli Stati Uniti si fermano per ricordare quanto avvenuto in quella stessa data nel 2001. Un giorno forse lontano nel tempo, ma che ha conseguenze concrete e importanti ancora oggi. Sono passati 20 anni da quella mattina in cui un gruppo composto da 19 kamikaze appartenenti al gruppo terroristico islamico di al-Qaida dirottarono quattro aerei.

Gli attentati

Tre di questi colpirono i bersagli pianificati. Le due Torri del World Trade Center di New York e il Pentagono, sede del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, a Washington. Il quarto velivolo cadde nelle campagne vicino a Shanksville, Pennsylvania, dopo che i passeggeri del volo United Airlines 93 tentarono inutilmente di riprenderne il controllo. Un attacco al cuore dell’America come mai era accaduto prima di allora. Quel giorno morirono 2977 persone. Tra questi 414 soccorritori, molti dei quali vigili del fuoco. Dietro al piano di morte c’era Osama Bin Laden, finanziatore e mente dell’organizzazione terroristica che aveva dichiarato guerra agli Stati Uniti.

Quello che non potremo mai dimenticare

Le immagini dei due grattacieli squarciati dagli aerei, in fiamme e crollati a distanza di mezz’ora l’uno dall’altro sono indelebili. Così come lo sono altre istantanee di quella giornata: il fiume di gente che abbandona Manhattan, le persone che scappano ricoperte da una coltre bianca, le sirene e la paura. E poi The Falling Man, l’uomo che si lancia nel vuoto pur di fuggire dal calore e dalle fiamme. Come lui faranno molti altri, rimasti intrappolati nei piani più alti delle torri.

Nella mente resterà scolpita anche l’immagine di Marcy Borders, soprannominata The Dust Lady, la signora della polvere. Ricoperta di detriti, riuscì miracolosamente a salvarsi. Ma non ce la fece mai a superare il trauma di quanto aveva vissuto, morendo di cancro nel 2015.  Altro momento iconico è quello in cui il presidente americano George W. Bush venne informato degli attacchi mentre si trovava in visita a una scuola in Florida.

Le conseguenze dell’11 settembre, 20 anni dopo

Le conseguenze di quanto accadde quel giorno sono ancora davanti agli occhi di tutti: i controlli di sicurezza moltiplicati negli aeroporti, paura per attacchi terroristici in tutti i Paesi occidentali, pattugliamenti da parte di forze dell’ordine e militari nei pressi degli obiettivi sensibili. Gli Stati Uniti reagirono immediatamente a quello che consideravano un affronto troppo grande per restare impunito. A pochi giorni di distanza iniziarono le operazioni militari in Afghanistan, il Paese in mano ai talebani ritenuto colpevole di fungere da base logistica ai terroristi di al-Qaida.

Dopo ben 10 anni di guerra Bin Laden venne ucciso. Non in Afghanistan, bensì nel vicino Pakistan, dove aveva trovato rifugio già da tempo. Il conflitto però è proseguito fino a pochi giorni fa, quando l’attuale presidente americano, Joe Biden, ha dato il via libera per il ritiro definitivo delle truppe. I talebani, ora, sono tornati immediatamente al potere. Forse il finale peggiore per una delle pagine più nere della storia americana.

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