Dopo la medaglia d’oro nel ciclismo su strada, oggi l’Italia ha vinto un’incredibile medaglia d’oro nella 20 km di marcia con Massimo Stano, che si aggiunge al bronzo conquistato con Gregorio Paltrinieri, terzo nella 10 chilometri (nuoto di fondo) e all’ argento con Manfredi Rizza nella canoa sprint. Ma non è finita qui perché poi Elia Viviani agguanta il bronzo nell’Omnium prova del ciclismo su pista e Viviana Bottaro centra sempre il bronzo nel karate, specialità kata. In mattinata Marcell Jacobs, medaglia d’oro per i 100 metri, è tornato in pista nella staffetta insieme a Lorenzo Patta, Fausto Desalu e Filippo Tortu: la squadra si è qualificata per la finale 4x100 (prevista domani).

Qui il programma della giornata degli Azzurri. L’Italia, dall’inizio dei Giochi, ha conquistato 35 medaglie: qui il medagliere completo delle Olimpiadi.

Ore 15.50 - Terza medaglia per San Marino grazie alla lotta
San Marino conquista la terza medaglia alle olimpiadi di Tokyo: è ancora un bronzo arrivato alla repubblica del Titano dalla lotta. Nazem Amine Mularoni, mamma sanmarinese e padre libanese, ha strappato il terzo posto nella categoria fino a 86 chilogrammi all’indiano Deepak Punia ribaltando le sorti dell’incontro negli ultimi secondi.

Ore 15.00 - Sarà Francia-Usa la finale di basket olimpica maschile
E’ la Francia la seconda finalista del torneo maschile di basket: ha sconfitto 90-89 la Slovenia in un finale tiratissimo risolto da una stoppata in extremis di Batum su Prepelic che in entrata si avviava a segnare il canestro del sorpasso e della vittoria. Gli sloveni hanno condotto fino all’intervallo (+2) ma hanno avuto un brutto terzo quarto e la Francia ne ha approfittato per prendere il comando delle operazioni. Nel finale punto a punto hanno deciso i dettagli e ha pesato anche un errore dalla lunetta dello stesso Prepelic. Luka Doncic (16) è stato contenuto (male al tiro: 5/18), questa volta il più prolifico è stato Tobey (23). Nella Francia, che sfiderà gli Usa sabato 7 agosto, gran partita di De Colo (25) e Fournier (23) (Flavio Vanetti).

Ore 12.55 - Italia eliminata nella 4x400 femminile
La staffetta 4x400 femminile manca la qualificazione alla finale con il tredicesimo tempo. Maria Benedicta Chigbolu, Alice Mangione, Petra Nardelli e Rebecca Borga hanno chiuso oltre 3 secondi sopra i due tempi di ripescaggio.

Ore 12.50- Viviana Bottaro bronzo nel karate
Un bronzo storico quello di Viviana Bottaro nel karate, specialità kata. Il karate era disciplina al debutto all’Olimpiade qui a Tokyo (ma già a Parigi non ci sarà). La genovese, 33 anni, ha battuto l’americana Sakura Kokumai, nella finale per il terzo posto, con il punteggio di 26,48 contro 25,40. In questa specialità le karateka non combattono ma eseguono una serie di figure che vengono valutate dalla giuria sulla base di parametri tecnici, atletici e anche di espressività. Bottaro è una delle più forti al mondo ma è reduce da un anno difficilissimo: in un incidente stradale, infatti, si era rotta tibia e perone e temeva di non riuscire a partecipare ai Giochi. Invece oggi si è arresa solo alla padrona di casa Shimizu (Arianna Ravelli, inviata).

Ore 11.37 - Bronzo per Elia Viviani nell’Omnium Elia Viviani sfata la maledizione del portabandiera e vince la medaglia di bronzo nell’Omnium di ciclismo su pista. Non è la conferma dell’oro di Rio 2016, ma è un premio ottenuto con una gran rimonta, dopo essere stato penalizzato da un pessimo risultato nella prima delle quattro prove delle quali si compone questa disciplina. Ma si sapeva che le gerarchie erano cambiate rispetto a cinque anni fa. Perché è l’Omnium stesso ad essere cambiato. A Tokyo ha infatti debuttato la nuova formula, già in uso da qualche anno, che ha azzerato la prova a cronometro, e il giro lanciato. Viviani ha fatto una grande terza prova, nella corsa a eliminazione, risultando primo assoluto della frazione. Nella quarta e conclusiva prova, l’inedita corsa a punti, è stato a lungo medaglia d’argento alle spalle dell’irraggiungibile inglese Matthew Walls (153 punti), superato solo negli ultimi giri dal neozelandese Campbell Stewart. Considerato che l’altro favorito della vigilia, il francese Thomas, ha fallito la prova non riuscendo a salire sul podio, si tratta comunque di una medaglia guadagnata (Marco Imarisio, inviato).

Ore 11.30 - Chamizo sconfitto in semifinale
Anche ai Giochi di Tokyo sfuma per Frank Chamizo la possibilità di ambire alla medaglia d’oro nella lotta libera, categoria 74 kg: l’italo-cubano, 5 anni fa terzo nella categoria inferiore (65 kg), è stato infatti sconfitto per 9-7 dal bielorusso Mahamedkhabib Kadzimahamedau e dovrà accontentarsi di una delle due finali per il bronzo nella sessione di domani, 6 agosto. Chamizo era partito bene (1-0), ma ha subito l’aggressività dell’avversario che quando è passato in vantaggio (5-1) ha ipotecato il match. L’azzurro ha avuto anche torto in un “challenge” video e le sue speranze di recupero. (Flavio Vanetti).

Ore 10.53- Stano oro nella 20 km di marcia
Stano ma vero! Massimo Stano trionfa dopo una gara condotta in attacco e in costante progressione. L’azzurro conclude in 1h.21’05”, precedendo i giapponesi Koki Ikeda (1h.21’14”), argento, e Toshikazu Yamanishi (1h.21’28”), bronzo. Chiude 15° l’altro azzurro Fortunato (1h.23’43”). A ventinove gradi nel pomeriggio di Sapporo, mille km più a nord di Tokyo, arriva quindi l’impresa di Stano sul circuito da un chilometro all’Odori Park. Il pugliese, 29 anni, si è sposato nel settembre 2016 con Fatima Lotfi, ex mezzofondista, ora anche lei passata alla marcia, ed ha deciso di abbracciare l’Islam.

Ore 8.12 - Stati Uniti in finale nel basket maschile
Nella prima semifinale del basket maschile, si è passati dalla possibile sorpresa alla solita conferma. Gli Usa hanno battuto l’Australia 97-78, un punteggio che indica una vittoria in scioltezza. Ma al tempo stesso, gli americani sono stati anche molto in difficoltà. L’Australia è partita bene, e con le sue rotazioni perfette in difesa, unite a un basket molto fisico, ha preso un vantaggio importante. A metà del secondo quarto, era in vantaggio per 41-26. Gli americani devono dire grazie a Kevin Durant, che li ha tenuti a galla nel momento più difficile, ricucendo lo strappo. Il fuoriclasse dei Brooklyn Nets ha firmato con sette punti consecutivi anche il primo allungo. Gli Usa hanno preso coraggio e confidenza. Al 34esimo minuto il punteggi era di 84-61 in loro favore, con una gragnuola di triple da parte di Devin Booker e Jason Tatum. Un parziale di 58-20 in soli venti minuti. Partita chiusa. Più tardi con Francia-Slovenia l’altra finalista (Marco Imarisio)

Ore 7.07 - Jacobs portabandiera nella cerimonia di chiusura
Sarà il vincitore dei 100 metri a portare il tricolore l’8 agosto. Lo ha annunciato il presidente del Coni Giovanni Malagò.

ore 5.12 - Karate, Viviana Bottaro in finale per il bronzo
L’azzurra ha chiuso al secondo posto il ranking round vinto dalla giapponese Shimizu, e se la vedrà con la statunitense Sakura Kokumai alle 12.40 italiane

Ore 4.45 - Canoa sprint, Manfredi Rizza è argento al fotofinish
Sorpresa piacevole nella canoa: Manfredi Rizza, 30 anni, pavese, soprannominato Mampe, ha vinto l’argento nel K1 200. Per soli 45 millesimi ha ceduto l’oro all’ungherese Sandor Totka (i magiari avevano in finale anche Kolos Csizmadia); il bronzo è andato al britannico Liam Heath, il vincitore di cinque anni fa. È il riscatto per la delusione di Rio 2016, quando non andò oltre il sesto posto. Per l’Italia della canoa velocità, specialità kayak, è il ritorno sul podio dopo il doppio argento di Josefa Idem (Atene 2004 e Pechino 2008), mentre in campo maschile è la prima medaglia dopo il bronzo nel K2 1000 di Andrea Facchin e Antonio Scaduto a Pechino. (Flavio Vanetti).

Ore 4.30 - 4x100, Italia terza, è in finale
L’Italia conquista la finale olimpica della staffetta 4x100. Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu e Filippo Tortu hanno chiuso al 3° posto la seconda batteria correndo in 37”95, nuovo record italiano e quarto tempo di accesso alla finale.


Ore 1.22 - Greg, altro miracolo: medaglia di bronzo
Un gigantesco Gregorio Paltrinieri è bronzo nella 10 km di acque libere. Oltre la fatica, anche oltre il buon senso, questo atleta straordinario ha una riserva segreta di energie e motivazioni da cui attingere. La mononucleosi ha solo cambiato il colore delle medaglie ma non ha distrutto il sogno di Greg, che cinque anni fa a Rio, con l’oro al collo nei 1500, si era prefisso di regnare sia in vasca che nelle acque libere. Il tedesco Wellbrock decide di condurre una gara tutta d’attacco. E parte subito a razzo. Greg vorrebbe conservare le energie, provare a gestirsi. Dopo un chilometro e mezzo è 17° a una ventina di secondi, ma non vuole perdere l’aggancio con i tre in testa: Wellbrock, il francese Olivier e l’ungherese Rasovszki. Dopo 2,5 km è quinto anche se il distacco sale a 36’’. Il piano è chiaro: sperare che i fuggitivi non riescano a tenere questo ritmo forsennato fino alla fine. Ai 4,3 km il distacco è ridotto a 18’’, ai 5,2 a 15’’, ai 5,7 a 8’’3, ai 7,2 a 5’’1. Il terzetto è preso, tutto può succedere: quando mancano 2 km, Greg attacca e si porta secondo dietro Wellbrock, ma poi subisce il sorpasso dell’ungherese Rasovszki. Finisce terzo a 27’’4. Finisce dentro un’impresa da leggenda. Che Greg commenta così a caldo: «Sono contento, è stato il massimo che potevo fare, la giusta ricompensa dopo due mesi d’inferno. Oggi è stato difficile, non era questo il mio obiettivo, ma torno a casa con due medaglie e sono contento. Adesso posso dire di essere soddisfatto, perché ho fatto il massimo» (Arianna Ravelli, inviata).

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