Le carenze di personale dell'Asl di Biella non riguardano soltanto infermieri e oss, per cui sono in corso assunzioni, ma anche medici.E se in generale sarebbero una cinquantina le posizioni scoperte, per cui i concorsi vanno inoltre spesso deserti, anche dal punto di vista delle posizioni di vertice la situazione è complessa.

Il caso più discusso, anche all'interno dell'ospedale, riguarda il concorso per il direttore della struttura complessa di Cardiologia, vacante da tempo e che è già stato più volte rinviato. Si tratta di un posto molto ambito, con aspiranti che già da tempo lamentano un ritardo da loro definito inspiegabile, ma che forse dipende anche dalla troppe attenzioni proprio su quella nomina. Per cui nei mesi scorsi era stata fatta circolare anche una lettera anonima, di chiara provenienza interna, in cui si annunciavano brogli per la scelta di un possibile vincitore, mai esplicitamente nominato ma che non risulterebbe difficile da identificare. Una situazione spinosa insomma, che il nuovo direttore generale Mario Sanò avrebbe però intenzione di risolvere in tempi se non brevi accettabili. Obiettivo raggiungibile dato che l'avviso sarebbe già stato formalizzato.

Per intanto entro la fine di agosto verrà scelto il nuovo dirigente medico per la Pediatria, che va a coprire un posto rimasto vacante per turn over. Il termine per la presentazione delle domande è scaduto l'8 luglio scorso, le candidature sono state tre (per un eventuale trasferimento nel Biellese i numeri non sono mai altissimi, nonostante l'assoluta e riconosciuta qualità dell'ospedale), nell'arco del mese si effettueranno i colloqui e formalizzerà l'assunzione.

Se quello di Cardiologia è certamente il concorso più atteso, tra gli altri posti particolarmente importanti che sono attualmente scoperti, va segnalato quello di primario per la struttura complessa del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, dopo il pensionamento del precedente direttore, a cui si aggiungono i direttori delle strutture di Anatomia Patologica e Radioterapia Oncologica, sempre per via di pensionamenti.

Passando ai medici senza incarichi dirigenziali è lungo l'elenco delle posizioni scoperte, che hanno costretto nei mesi scorsi l'Asl a ricorrere, ad esempio nel caso degli anestesisti, specialisti tra i più impegnati nell'emergenza Covid, a ricorrere a personale esterno. Una situazione che in un periodo di ferie diventa ancora più complicata. Dopo i due anni di lavoro impegnativo come quello svolto durante la pandemia, ora il nuovo obiettivo di ridurre se non azzerare le liste di attesa si presenta come difficile da raggiungere senza l'arrivo di rinforzi.

Al problema di trovare medici disposti a venire a lavorare a Biella si aggiunge poi quello di convincere chi ha accettato a rimanere. Ad esempio il precedente primario di Ostetricia e Ginecologia, Stefano Uccella, era stato molto apprezzato ma la sua permanenza a Biella è stata davvero molto breve, si è infatti trasferito a Verona, pur mantenendo un ambulatorio i città e mantenendo un buon numero di pazienti vista l'eccellenza nella chirurgia ginecologica, che ora spinge non poche biellesi a farsi operare nell'ospedale veronese.