Marcell Jacobs, i sospetti di americani e inglesi: parlano di «vittoria shock» e miglioramenti «improvvisi»

di Marco Bonarrigo

Per il Post quelli di Marcell Jacobs sono miglioramenti così «improvvisi e immensi» da essere sospetti. «Risultato scioccante» ottenuto da «atleta sconosciuto»: queste le frasi prevalenti negli articoli e nei commenti

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Times

Non l’hanno presa sportivamente: ai cronisti americani e inglesi non va giù che un italiano abbia vinto la finale dei 100 metri, la corsa regina dello sport principe dell’Olimpiade. Possibile che si tratti di attacchi acuti di invidia da parte di chi — delle 29 assegnate nella storia dei Giochi — di medaglie d’oro se n’è portate a casa 19 e per questo forse crede di avere un diritto reale sul titolo.

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Le frasi della stampa Usa e Uk

«Risultato scioccante» ottenuto da «atleta sconosciuto» sono le frasi prevalenti negli articoli e nei commenti dei reporter di lingua inglese che sui social, sentendosi forse più liberi, aggiungono ironia e seminano dubbi. «Vittoria shock di Jacobs» è il titolo identico di Guardian, Times e Washington Post, «Dal nulla al trono di Bolt» titola invece il Boston Globe. Il fatto che «nessuno dei suoi rivali conoscesse il nuovo campione olimpico» — come scrive il Globe — parte confortato dal secondo, delusissimo arrivato della finale, l’americano Fred Kerley, che dice di «non sapere assolutamente nulla di questo Jacobs».

L’atleta «sconosciuto»

Normale, avrebbero potuto concludere i cronisti, se si considera che Kerley corre i 100 metri da appena un anno (era un quattrocentista) e che con Marcell — per colpa del Covid — non ha mai potuto incrociarsi. Che «soltanto i tifosi più fanatici di atletica avessero sentito parlare di Jacobs prima di ieri» — come fa notare il Washington Post— è possibile com’è pure probabile che anche il pubblico americano sappia poco o nulla dei due sprinter yankee in gara ieri, Kerley (2°) e Baker, 5°: la celebrità nazionale — Christian Coleman — è fermo ai blocchi fino al maggio 2022 per aver mancato tre controlli antidoping in 12 mesi.

I riferimenti al doping

Già, perché se il dubbio è quello di miglioramenti così «improvvisi e immensi» da essere sospetti, come sostiene il Post, agli americani basterebbe ricordare solo gli ultimi tra i tanti casi di loro eroi olimpici beccati in castagna, Tyson Gay e Justin Gatlin.
D’altronde — come spiega proprio il Times — «32 delle migliori 50 prestazioni sui 100 metri sono state realizzate da atleti poi trovati positivi o comunque squalificati» e quindi «il peso della storia è un fardello per ogni nuovo campione». Al momento sembra che Jacobs abbia le spalle abbastanza larghe per sopportarlo per i prossimi quattro anni.

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3 agosto 2021 (modifica il 3 agosto 2021 | 18:33)