L’opera «Spike» (Punta) che per anni è stata un pensiero in fuga  (un pezzo di muro staccato da Banksy dal confine tra la Palestina e Israele e nel 2005 trasformato nell’oggetto di una caccia al tesoro nel territorio Palestinese, promettendo un certificato d’autenticità a chiunque l’avesse trovata) non ha finito di trasformarsi. Il suo proprietario, infatti, il collezionista Vittorio Grigòlo, ha deciso di vendere il formato NFT dell’opera, e tre giorni fa la casa d’aste Valuart l’ha aggiudicata per oltre 150 mila dollari, pari a 65 Ethereum (la criptovaluta corrispondente). La metà diel ricavato dell’opera sarà destinato alle vittime dei conflitti. A distanza di oltre 16 anni da quando il writer staccò una pietra dalla barriera israeliana per ricavarne il proprio lavoro, dunque, un nuovo collezionista ha acquistato il suo corrispettivo in Non-Fungible Token – e con questo i diritti per la riproduzione dell’opera d’arte digitale.

La pietra che si schianta nel Mar Morto

«Siamo molto soddisfatti della riuscita di questa nostra prima asta che ha offerto non solo la riproduzione digitale di Spike, ma un’opera d’arte totalmente nuova» spiega Etan Genini, co-founder di Valuart. Nella versione Nft, accompagnata dalla voce di Grigòlo, si vede Spike che fluttua nello spazio, attraversa l’atmosfera terrestre e va a schiantarsi nel Mar Morto, tornando simbolicamente nel suo luogo di origine. Chi ha acquistato l’opera oltre a sostenere le organizzazioni che aiutano le vittime dei conflitti, si porterà quindi virtualmente a casa un pezzo unico. Gli Nft sono appunto certificati che attestano l’autenticità, l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale, che sia un’opera d’arte, un’immagine, un meme, il primo Tweet mai pubblicato o un brano musicale. Gli Nft sono gettoni digitali che vengono registrati in una blockchain e non possono essere scambiati tra loro né copiati.

Offerte timide all’inizio, poi l’impennata

L’andamento della vendita ha rispecchiato i parametri delle ultime aste NFT: offerte timide – o, comunque, molto lente – all’inizio (al momento del lancio, il bid più alto era di 1,5 Ethereum, circa 3500 dollari), esplose tutte nelle ultime ore fino all’impennata conclusiva. Niente male come  debutto per Valuart, la piattaforma fondata nel 2021 da Vittorio Grigòlo, Michele Fiscalini ed Etan Genini con l’obiettivo di aiutare gli artisti ad accrescere il valore delle opere realizzate. Proprio di recente – per dare un’idea – l’acclamata domanda di lavoro di Steve Jobs ha toccato quota 27 mila dollari mentre Aria di Gucci, su Christie’s, è passata di mano per 25 mila dollari.

La storia di Spike e i dubbi sulla vendita

 L’opera, un pezzo di muro staccato dalla barriera tra la Palestina e Israele, è stata oggetto di una caccia al tesoro lanciata nel 2005 dall’artista nel territorio Palestinese, promettendo un certificato d’autenticità a chiunque l’avesse trovata. Non è molto chiaro come sia finita nelle mani del fondatore di ValuArt, che ad oggi vede lanciare la sua prima e unica asta online con niente di meno che quest’opera di Banksy. Non la “vera” e presunta opera però, ma soltanto una versione NFT, ovvero un clone identico in formato digitale. Banksy a oggi non ha rilasciato alcuna dichiarazione e le informazioni sull'opera stessa sono vaghe.  Secondo le leggi del copyright infatti, i diritti di un’opera d’arte sono detenuti dal creatore e non dalla persona che al momento la possiede; ciò significherebbe che Banksy potrebbe intentare una causa legale nei confronti ValuArt e Vittorio Grigolo, se non dovesse aver autorizzato l’utilizzo a scopo lucrativo di Spike.

Il manto giubilare di Giovanni Paolo II

Ma il progetto ambizioso di Valuart non si esaurisce con il caso di Spike e continuerà a creare opportunità di guadagno attraverso digital artworks derivati da opere in real life: «Proseguiamo ora il nostro lavoro per la creazione e l’asta del prossimo NFT», spiega Genini, «che intende valorizzare un capolavoro dell’arte tessile italiana: il manto giubilare di Giovanni Paolo II». Appuntamento a ottobre, allora, con il secondo episodio di Valuart.