«Questo è il front office del pronto soccorso dell’ospedale Cardinale Massaia. Una roba immonda, se io come tecnico, presento una pratica all’Asl per un bagno mi fanno impazzire a fare delle cose senza senso e loro tengono la porta dell’ospedale in questo modo? ». È lo sfogo, corredato di foto, arrivato a la Stampa di un professionista astigiano che ha passato una lunga serata e nottata davanti al Pronto soccorso dove era stato ricoverato un parente ferito (per fortuna in modo poi risultato lieve) in un incidente stradale. Le immagini rimandano ad una situazione quanto meno di trascuratezza, che il cantiere da solo non giustifica: è evidente (e la situazione perdura ormai da tempo) che c’è un problema di «buona educazione» di chi frequenta il posto, ma i rifiuti (cartacce, bottigliette di plastica, mozziconi di sigaretta e l’elenco è ancora lungo) abbandonati dimostrano che il servizio di pulizia è quanto meno latente. C’è poi lo stato di manutenzione dei muri esterni, sudici e scrostati, che specialmente in un ospedale, non fanno una bella impressione. Spiega il professionista: «Francamente avevo altre cose a cui pensare in quel momento che non allo stato dell’ingresso del Pronto soccorso, ma quando la situazione si è chiarita, non ho potuto fare a meno di guardarmi attorno e vedere dov’ero capitato: questo è l’ospedale di Asti! Abbiamo una perla di città tenuta come un porcile, non se ne può veramente più di questa situazione». – © RIPRODUZIONE RISERVATA