Come proteggere i bambini dal sole

Il sole è importante per fare scorta di vitamina D ma quando si parla di neonati e di bambini l’attenzione deve essere massima perché la loro pelle è maggiormente esposta ai danni dei raggi ultravioletti. Ecco allora i consigli degli esperti per godersi lunghe giornate all’aria aperta senza preoccupazioni
Come proteggere i bambini dal sole le dritte e i prodotti giusti

Estate, tempo di vacanze e di giornate al sole, un vero toccasana anche per i più piccoli, visto che i suoi raggi sono una** fonte preziosa** per la stimolazione della sintesi della vitamina D.

Quando si parla di proteggere i bambini dal sole, però, la prudenza deve essere massima. Secondo le linee guida diffuse dal Ministero della Salute, infatti, l’esposizione a raggi solari (UV) in età pediatrica è associata ad un aumento di rischio di tumori della pelle e di cataratta in età adulta. La pelle dei bambini è più delicata, sottile e suscettibile alle scottature perché le cellule che producono melanina, con una funzione protettiva rispetto ai raggi UV, sono meno reattive rispetto a quelle degli adulti.

Proprio per questo, gli esperti di Freshly Cosmetics - azienda spagnola nata con l'obiettivo di creare cosmetici naturali, sostenibili, innovativi e healthy - hanno stilato per i genitori un piccolo vademecum per godersi il piacere del sole e dell’estate anche con i più piccoli, senza preoccupazioni.

Lo schermo protettivo giusto è quello ad ampio spettro

Prima regola, scegliere il giusto schermo protettivo. Fondamentale è infatti ricorrere a creme solari protettive ad ampio spettro, ovvero che proteggono dai raggi UVB, UVA, IR e luce visibile. Spesso si tende a ignorarlo, ma i raggi UVA penetrano nella pelle fino a colpirne gli strati più profondi, come il derma e l’ipoderma, i raggi UVB, invece, colpiscono solo l’epidermide e sono quelli che provocano scottature, arrossamenti e infiammazioni cutanee.

Il fattore di protezione

Un’altra raccomandazione importante riguarda la scelta del  fattore di protezione solare o SPF, un indicatore utile per sapere per quanto tempo una protezione solare difende la pelle prima che il sole possa danneggiarla. Una protezione solare SPF 15, ad esempio, moltiplicherà per 15 il tempo in cui possiamo esporci al sole assicurandoci di essere protetti. Ma  gli esperti mettono in guardia:  questo non ci garantisce una protezione totalmente efficace, perché dipende molto dal tipo di pelle e dall’ora in cui ci si espone al sole. Nel caso dei bambini anche il Ministero della Salute raccomanda l’utilizzo di un SPF alto, come il 50 o anche 50+.

Solari, meglio naturali

Come si sceglie dunque la crema giusta? Un buon criterio può essere quello di ricorrere a  filtri fisici solari naturali. I filtri fisici, agendo da specchio, fanno sì che le radiazioni solari si disperdano e non intervengano nella biologia della pelle - spiegano gli esperti - creando cioè una sorta di strato protettivo superficiale, che protegge dai raggi UVA e UVB. Inoltre, non penetrando nella pelle e contenendo ingredienti naturali, questi filtri sono totalmente sani e sicuri anche per neonati e bambini. Gli ingredienti principali nelle creme solari naturali sono l’ossido naturale di zinco e il biossido di titanio, minerali di origine naturale che rispettano la pelle ma anche l’ambiente.

Questo tipo di filtri rendono dunque una crema solare più sicura poiché non irritano la pelle, difficilmente causano allergie e inoltre, essendo biodegradabili, rispettano la fauna marina.

Sole sì, ma attenzione all'orario

Da non dimenticare anche l’orario di esposizione e l’età dei piccoli. L’intensità delle radiazioni varia infatti durante il giorno: sono più intense e dannose tra le 11 e le 16, fascia oraria durante la quale bisognerebbe evitare l’esposizione. Discorso diverso per i bambini sotto i sei mesi di vita che, come raccomandato anche dalle linee guida del Ministero della Salute,  non devono invece essere mai esposti al sole diretto.

Oltre i 6 mesi, il consiglio è quello di applicare la crema solare ad alta protezione prima di uscire, riapplicandola spesso (almeno ogni due ore) e soprattutto dopo il bagno in piscina o al mare, ricordandosi di proteggere anche le labbra e le orecchie del bambino e di far indossare ai bimbi occhiali da sole con lenti con filtri UV.

Cosa fare in caso di eccessiva esposizione ai raggi del sole?

Attenzione infine a quelli che possono essere i sintomi di una eccessiva esposizione al sole dei bambini, tra cui eritema solare, scottature, ustioni e desquamazione cutanea dovute a reazioni di fototossicità e fotoallergia, fotocheratite, fotocongiuntivite. In caso di sintomi lievi, come gli eritemi o piccole scottature, il Ministero della Salute raccomanda di usare impacchi freddi e creme emollienti. Se il problema invece persiste, è sempre necessario contattare il pediatra o portare il bambino in pronto soccorso, in base alla serietà delle sue condizioni, per le eventuali terapie.

Nella gallery in alto, una selezione di prodotti da mettere in valigia utili per proteggere i bambini dal sole o per lenire la pelle arrossata.

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