Olimpiadi di Tokyo, veleni sulla scherma. Di Francisca: «Ct non all’altezza, Errigo emotiva». Velasco: «Parole disgustose»

di Flavio Vanetti

L’oro olimpico di Londra attacca e riaffiorano vecchie ruggini: «Arianna è fortissima ma soffre troppo le gare importanti». L’intervento del mito del volley

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Lei attacca, lui commenta e le risponde. La giornata del fioretto femminile a squadre, terminata per l’Italia con un bronzo ma anche con il ricordo del clamoroso flop nella semifinale con la Francia che ha impedito alle nostre di contendere l’oro alla Russia e di arrivare almeno all’argento, è diventata la pedana metaforica per un “duello” tra Elisa Di Francisca e Julio Velasco.

L’olimpionica di Londra 2012 ha commentato pesantemente la limitatissima gioia a cinque cerchi delle ex compagne, soprattutto pensando anche alla medaglia di legno (quarto posto) rimediato da Alice Volpi nell’individuale. All’ex c.t. del volley, durante i Giochi ospite fisso di Rai2, è stato chiesto un commento sull’uscita della Di Francisca e le sue frasi su di lei sono state una stroncatura. Cominciamo però da Elisa, tipo fumantino che nella vita non ha mai avuto peli sulla lingua e quando voleva dire qualcosa l’ha sempre fatto in modo diretto. Gli affondi sono stati due, uno per Arianna Errigo, che lei batteva nella finale di 9 anni fa (salvo poi vincere assieme l’oro a squadre, la medaglia che giovedì 29 luglio nella Makuhari Halle di Chiba non è stato possibile difendere) e con la quale la polemica procede fin dai giorni di Rio (ndr: tra le due ci fu una “rissa” verbale sulla condivisione del maestro Tomassini, poi la jesina nelle ultime fasi della carriera prima dello stop per la seconda maternità attaccò la ex compagna di stanza sulla situazione della squadra) e uno contro il c.t. Andrea Cipressa.

La Errigo l’ha “sistemata” così: «Forse l’ultimo assalto contro la Francia avrebbe dovuto farlo Alice Volpi. Arianna Errigo è fortissima sia fisicamente sia tecnicamente, ma soffre le gare importanti, soprattutto le Olimpiadi. Lo abbiamo visto ai Giochi di Rio (ndr: fu eliminata al secondo turno, mentre la Di Francisco fu seconda) e pure a Tokyo: è un peccato perché le altre ragazze hanno tirato bene mentre Arianna, che dovrebbe essere la punta della squadra, è mancata nel momento decisivo».

L’affondo dell’olimpionica

Non meno tenera con Cipressa: «Non è all’altezza, lo dicono i risultati. Serve una personalità più forte: a Londra con Stefano Cerioni alla guida, prendemmo 5 medaglie, tre delle quali d’oro. Non so se Stefano è disposto a tornare, ma ci vorrebbe lui». Investito di un parere, Velasco ha reagito con una critica a tutto tondo: «Queste sono affermazioni disgustose. Il problema non è se ha ragione o meno, se quell’atleta ha problemi nei momenti decisivi oppure no. È disgustoso il momento, sono sbagliati i tempi: non si deve parlare così, gratuitamente, di un collega e di un allenatore. Sembra che adesso cercare di essere buoni sia un difetto. L’educazione si basa sul reprimere cose che fanno male agli altri o che non fanno bene alla comunità. Il risultato che tutto ciò non è bello né per la scherma né per lo sport. Possiamo criticare, certo, ma questo è un attacco frontale. Ed è anche poco gradevole mettere il dito nella piaga proprio nel momento in cui le tue ex compagne stanno soffrendo. Proprio tu, che sei stata atleta e che sai che cosa si prova in queste circostanze…».

MEDAGLIERE TOTALE


Rapporti tesi e vecchie ruggini

Elisa Di Francisca è fatta così, inutile pensare di cambiarla ora. Ha fatto altre polemiche, ha vinto, ha perso – pure subendo a sua volta grandi rimonte –, non ha mai fatto sconti nemmeno a sé stessa. Con la Errigo, poi, è una questione ormai incancrenita, una valanga nata da piccoli screzi e cresciuta nel tempo. Con Arianna che a sua volta ha replicato, provocato, duellato: pure lei ha la lingua lunga, se vuole. E adesso ha un problema non da poco: giustificare come mai, pur avendo tutto per essere la numero 1 del fioretto, è rimasta un passo al di qua della gloria definitiva. Ma ciò non toglie che l’affondo della ex amica sia stato pesante e formulato male: c’era modo di dire le stesse cose, ma in altro modo.

La lezione di Velasco

Quanto alla critica della Di Francisca a Cipressa, ogni parere è sacro. E può benissimo caldeggiare il ritorno di Cerioni – che sia tecnico di valore lo dimostra anche il lavoro fatto in Russia, detto che a Tokyo ha portato al bronzo il suo nuovo allievo, il ceco Alex Choupenitch –: ma dato che lei stessa ha ammesso nel libro scritto con Gaia Piccardi la relazione avuta con l’ex c.t., ecco che il pericolo di essere tacciata di “interessi privati” è più che reale. È stato insomma poco saggio da parte sua esporsi in quella maniera. Riassumendo: in questa querelle poco edificante, ci sembra che le parole più giuste le abbia pronunciate proprio Julio Velasco.

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30 luglio 2021 (modifica il 30 luglio 2021 | 11:17)