Beauty & Arte

Il futuro del gruppo Valmont è nell’incontro tra arte e bellezza

La Fondazione del gruppo ha allestito la mostra “Alice in Doomedland” a Venezia

di Monica Melotti

Didier Guillon

4' di lettura

«Venezia è una città unica, ricca di idee innovatrici, una metafora dell'umanità. Una città che amo profondamente, tanto che entro l'anno mi trasferirò per viverci», cosi Didier Guillon, presidente, proprietario e direttore artistico del gruppo Valmont, la maison elvetica che annovera i marchi Valmont, L'Elixir des Glacier e Storie Veneziane, spiega il suo amore incondizionato per la Serenissima.

Ma monsieur Guillon è un artista a tutto tondo, presidente della Fondation Valmont, fondata nel 2015 per divulgare l'arte contemporanea. E proprio a Venezia a Palazzo Bonvicini, in occasione della Biennale di Architettura, la Fondation Valmont ha allestito la mostra “Alice in Doomedland” (fino al 27 febbraio 2022): una metafora della vita attraverso la fiaba bizzarra e fantastica “Alice nel Paese delle Meraviglie”, scritta da Lewis Carroll nel 1865.

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Valmont in mostra a Venezia con “Alice in Doomedland”

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Alice non è più nel Paese delle meraviglie

Il romanzo vittoriano di Carroll rappresenta la lotta contro il tempo, dove razionalità e immaginazione si scontrano in continuazione, un cammino tortuoso per capire chi siamo, cosa rappresentiamo e cosa vogliamo essere, in perfetta sintonia con i tempi difficili che abbiamo vissuto, e ancora stiamo vivendo, a causa del Covid-19. “Alice in Doomedland”, il cui significato è “Alice in una terra condannata”, instaura un potente dialogo emotivo con il visitatore, facendo emergere importanti interrogativi sulla condizione umana.

«La mostra, attraverso le opere di quattro artisti, diventa un autentico percorso circolare e personalizzato - spiegano i due curatori Luca Berta e Francesca Giubilei -. Così come avviene per Alice, tutti saranno costretti ad aprire certe porte, a soffermarsi per cogliere il significato delle opere che sono tutte interpretazioni del racconto di Carroll».

Si parte con “The Garden Dreamers” opera corale a cura di Silvano Rubino, Isao & Stephanie Blake e Didier Guillon, una sorta di giardino con un manto erboso per entrare in un piano sensoriale, simbolico e visivo della mostra. La prima stanza è “Crossing. Ad occhi chiusi” di Silvano Rubino, dove attraverso uno scivolo, proprio lasciandosi scivolare, si entra nell'installazione multimediale, un invito ad aprire la propria mente, senza confini e ad accettare l'ignoto. Nella seconda stanza “Drink me!” di Isao & Stephanie Blake, troneggia un'Alice gigante, fatta di pezze riciclate, la sostenibilità è il fil rouge del percorso, dove il visitatore ripensa al proprio rapporto con lo spazio. Infine la terza stanza “The Room of Tears” allestita da Didier Guillon, in cui vengono riproposte le cages blu, tema caro all'artista, che si prestano a raccogliere le lacrime di Alice, che poi si riversano in una serie di scatole che contengono delle domande per il visitatore e lo spingono a riflettere su importanti sfide dell'uomo contemporaneo.

Storie Veneziane e Scarface

Un tributo a Venezia, Storie Veneziane è una linea di profumi esclusivi, alcuni con nomi dedicati ai quartieri più famosi della Serenissima. Sono anche venduti al corner Valmont all'interno del Fondaco dei Tedeschi, il lussuoso department store vicino al Rialto.

«Storie Veneziane è un progetto olfattivo iniziato nel 2018, a quattro mani con mia moglie Sophie – continua Guillon – proprio a Venezia dove abbiamo creato una collezione di fragranze preziose in omaggio alla Serenissima. I 7 estratti di profumo hanno flaconi che sono vere e proprie opere d'arte, decorati con una maschera in vetro di Murano, incastonata nella bottiglia, quasi come fosse una gemma preziosa. Le 7 eau de toilette di Palazzo Nobile sono invece fragranze cristalline, fresche ed ispirate ai pavimenti a terrazzo di Palazzo Bonvicini. L'arte e la bellezza si fondono ancora di più nella mia ultima creazione “Scarface – Parfum d'Artiste”. Ho scelto questo nome perché adoro il film, l'ho visto diverse volte. Ho voluto creare un profumo diverso, elegante, no gender, senza tempo. L'iconica bottiglia è decorata con due maschere bianche in vetro di Murano create dall'artista Leonardo Cimolin. Due maschere e due volti che simboleggiano anche quelli dei miei figli più grandi: Maxence e Capucine che prenderanno in futuro le redini del gruppo”.

Emblematica ed autentica opera d'arte, Scarface sarà venduto con uno speciale painting creato proprio da Didier Guillon dove la maschera si divide in due in un simbolico doppio. L'opera e la fragranza sono disponibili in edizione limitata di 100 pezzi acquistabile su ordinazione esclusivamente nelle Maison Valmont.

Il futuro è nell'arte e nella bellezza

Al centro dell'universo Valmont troviamo l'incontro con l'arte e la bellezza. Testimonianza di questa unione è la Fondation Valmont, una fondazione di arte contemporanea, dedicata alla valorizzazione ed espressione artistica in tutte le sue forme. L’arte è un fil rouge costante all’interno della famiglia Guillon, a cominciare da Charles Sedelmeyer, padre della sua bisnonna, un noto commerciante d’arte sulla scena parigina e poi con Stanislas Lami, un famoso scultore, bisnonno di Didier.

«Ho cercato di trasmettere l'amore per l'arte ai miei figli e penso di essere riuscito a infondere questa passione che mi ha sempre animato – conclude Guillon – tanto che l'anno prossimo, mio figlio Maxence sarà il presidente della Fondation. Ho bisogno di una prospettiva diversa, della sua giovinezza, ha 23 anni, della sua sensibilità, e poi desidero avere più tempo per me, da dedicare ai miei interessi, compreso l'amore per la cucina, soprattutto adesso che mi trasferirò a Venezia. Altri progetti? Palazzo Bonvicini che a fine 2021 diventerà una Résidence Valmont, ossia una location d'eccezione dove artisti, clienti e amici della maison potranno incontrarsi per discutere di arte e bellezza, fare dei workshop artistici e scoprire nel dettaglio l'universo Valmont. Altre Résidences Valmont sono già aperte a Hydra, in Grecia, e a Verbier, in Svizzera, mentre apriremo a Barcellona nel 2023».

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