Biden, Trump e la priorità
dell’interesse nazionale

risponde Aldo Cazzullo

shadow

Caro Aldo,
noi figli del XX secolo ci sentiamo spettatori impotenti. Un tronfio Trump ha fortunatamente lasciato il posto a un diplomatico Biden. Ma il filo rosso che tiene diversi avvenimenti si è spezzato? Non credo. Dall’Afghanistan se ne vanno gli occidentali e riavanza il terrorismo. La Cina si compra territori strategici in Africa ed impoverisce milioni di persone. Se non è neocolonialismo questo... l’Europa tutta è in grande ambascia. La vicepresidente Kamala Harris dice con ferma dolcezza agli emigranti del Sud del mondo «Non venite qua, restate nei vostri Paesi!» È vero, è un altro tono rispetto alla brutalità di Trump, però la sostanza è un po’ la stessa, non le pare?
Marcello Sassoli

Caro Marcello,
Qualsiasi leader avrà sempre — e dovrà sempre avere — come prima preoccupazione l’interesse nazionale; a maggior ragione se è un leader eletto dai cittadini, che ai cittadini deve rispondere. Da questo punto di vista, Trump e Biden non sono molto diversi. La vera differenza è questa. Donald Trump era convinto di tutelare meglio l’interesse nazionale ritirandosi dal mondo, abbandonando il Medio Oriente a turchi e russi, mettendo gli europei uno contro l’altro, depotenziando le istituzioni multilaterali, a cominciare dalle Nazioni Unite. In questo era in parte diverso dall’ultimo presidente repubblicano, George W. Bush, che fu invece interventista in politica estera; però — proprio come Trump — non credeva nel multilateralismo, preferendo il rapporto diretto con i singoli Paesi (anche perché quasi sempre gli Stati Uniti giocano la parte del leone). Joe Biden semplicemente pensa di tutelare meglio l’interesse nazionale del suo Paese e dei suoi elettori dialogando con i partner tradizionali e anche recuperando il rapporto con gli avversari che non considera i veri nemici. Con Putin, Trump ha fatto talora la faccia feroce, con l’aria di chi strizza l’occhio sottobanco. Ora Biden, senza presentarsi dal leader russo con il cappello in mano, vorrebbe farlo venire a più miti consigli, convincendolo che il vero problema per il mondo — Mosca compresa — non è l’America ma la Cina. In questa strategia il nuovo presidente americano vuole coinvolgere i Paesi europei, che in questi anni hanno tentato di trattare con Pechino ognuno per conto proprio, senza ricavarne grandi vantaggi. Per quanto riguarda il nostro Paese, la linea atlantista è quella giusta; anche se a volte spuntano capi o capetti di partito che sembrano più realisti del re, o più filoamericani degli americani.

Giorno Precedente Giorno Successivo

LE ALTRE LETTERE DI OGGI

L'addio

«Caro Giorgio, sei volato via dieci anni fa. Ci manchi»

Sono dieci anni che Giorgio De Rienzo, l’indimenticato moderatore del forum del Corriere Scioglilingua e illustre collaboratore del quotidiano, ci ha lasciato. Fu lui, tra l’altro, a inventare la famosa pagella letteraria, che ora è curata da Antonio D’Orrico. Desidero ricordarlo accomunando nel ricordo gli amici di quel forum: Ivana Palomba, Ines Desideri, Kinzica, Paolo Fai, Filippo Grillo, Marco Sostegni, Umberto Gamba, Paolo Sartori, Aldo Piglia, Gianni Pardo, Rino de Rienzo, Fausto Raso... Così alla rinfusa, ladies first naturalmente. Mi scuso per le omissioni, abbraccio tutti in questo ricordo. Giorgio fu un ottimo moderatore: ogni giorno, di prima mattina, moderava e noi si partiva alla carica con le parole, i modi di dire, qualche post fuori tema. Tutta salute. È antipatico fare graduatorie, ma credo che siamo tutti d’accordo nel considerare Ivana Palomba come la colonna portante del forum: tono e sapienza, miscela divina. Ideammo anche una scherzosa Laurea Honoris Causa, pergamena che consegnammo virtualmente al prof. De Rienzo. Ines Desideri ebbe l’idea di riscrivere in vari dialetti Cappuccetto Rosso: un pot-pourri gustoso, divertente. Insomma, cari amici, un gran bel forum, pieno di allegria. E pensare che il povero Giorgio vagava per casa attaccato alla bombola ad ossigeno. Ti abbracciamo, caro Giorgio.
Gli amici di Scioglilingua (così facemmo scrivere nel mandare i fiori per il suo ultimo viaggio)

INVIATECI LE VOSTRE LETTERE

Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.

MARTEDI - IL CURRICULUM

Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino

Invia il CV

MERCOLEDI - L'OFFERTA DI LAVORO

Diamo spazio a un’azienda, di qualsiasi campo, che fatica a trovare personale: interpreti, start-upper, saldatori, liutai. 

Invia l'offerta

GIOVEDI - L'INGIUSTIZIA

Chiediamo di raccontare un’ingiustizia subita: un caso di malasanità, un problema in banca; ma anche un ristorante in cui si è mangiato male, o un ufficio pubblico in cui si è stati trattati peggio. Sarà garantito ovviamente il diritto di replica

Segnala il caso

VENERDI -L'AMORE

Chiediamo di raccontarci una storia d’amore, o di mandare attraverso il Corriere una lettera alla persona che amate. Non la posta del cuore; una finestra aperta sulla vita. 

Racconta la storia

SABATO -L'ADDIO

Vi proponiamo di fissare la memoria di una persona che per voi è stata fondamentale. Una figlia potrà raccontare un padre, un marito la moglie, un allievo il maestro. Ogni sabato scegliamo così il profilo di un italiano che ci ha lasciati. Ma li leggiamo tutti, e tutti ci arricchiranno. 

Invia la lettera

DOMENICA - LA STORIA

Ospitiamo il racconto di un lettore. Una storia vera o di fantasia. 

Invia il racconto

LA FOTO DEL LETTORE

Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.

Inviateci le vostre foto su Instagram all'account @corriere