Carlo e Diana, 40 anni fa il loro matrimonio da «favola»

Lo strascico lungo sette metri, gli sguardi emozionati, il mondo a invidiarli. E «l'amante» seduta tra i banchi della chiesa. Il 29 luglio 1981, nella cattedrale di St. Paul, c'era sì la favola ma senza il lieto fine
Carlo e Diana 40 anni fa il loro matrimonio da «favola»

Era il 29 luglio 1981, quando una timida e poco più che ventenne Diana Spencer camminava lungo la navata della St Paul Cathedral. In un abito in taffetà e seta, color avorio con uno strascico lungo sette metri. Ad aspettarla all'altare, il principe Charles Philip Arthur George, erede al trono della Gran Bretagna. A guardarli, oltre 750 milioni di telespettatori in mondovisione e 600 mila sudditi accorsi nelle strade della capitale britannica. Il primo royal wedding in mondovisione, il matrimonio più importante del secolo.

Lei, bellissima ed emozionatissima, lui, perfetta incarnazione del principe azzurro. Con tanto di carrozza di cristallo. Una favola che, all'epoca, lasciava presagire la tragica fine solo a uno sguardo più approfondito. Davanti la favola, dietro il «matrimonio troppo affollato». I due si erano fidanzati ufficialmente il 24 febbraio dello stesso anno. Lady D aveva scelto un anello in oro bianco con una corona di diamanti, disposta intorno a uno zaffiro blu. Lo stesso gioiello che oggi brilla al dito di Kate Middleton, moglie del suo primogenito William.

Gli sposi si erano visti prima solo 12 volte. Erano diversissimi, e niente li univa.  Tra alti e bassi, dei quali si è raccontato qualsiasi dettaglio (vero o presunto), il matrimonio durerà poco più di 10 anni. Per poi sfociare nel peggiore incubo della regina Elisabetta: una richiesta di divorzio, formalizzata nel 1995.Poco prima la «principessa triste», mamma dei due eredi al trono, William ed Harry, aveva rilasciato alla Bbc la famosa intervista scandalo. «Eravamo in tre in questo matrimonio, un po’ troppo affollato**»** raccontò Diana, alludendo a Camilla Parker Bowles, col capo chino e lo sguardo indifeso. Poco meno di due anni dopo, nell'agosto 1997, ci sarebbe stato il terribile e mortale schianto nel tunnel de l'Alma di Parigi.

Ma torniamo a quel 29 luglio 1981. La favola pubblica, l'incubo privato. Come ha raccontato la biografa reale Sally Bedell Smith nel documentario della Cnn, dal titolo The Windsor. la principessa del Galles, percorrendo la navata della Cattedrale di St Paul, la vide subito, Camilla Parker-Bowles era presente alla cerimonia. E «rimase sconvolta»: «Da qual momento, riuscì a concentrarsi solo sull’immagine di Camilla». E non c’è da stupirsi. Poco prima delle nozze, Diana aveva scoperto un regalo di Camilla a Carlo: una coppia di gemelli con incise le lettere «G» e «F», iniziali di «Gladys» e «Fred», i soprannomi che gli amanti usavano nell’intimità.

Il matrimonio, d’altronde, era stato preceduto da due dichiarazioni del principe Carlo che non facevano presagire nulla di buono. In privato confidò a un amico che stava facendo «la cosa giusta per il Paese», ovvero che il suo matrimonio con Diana era di fatto un dovere. In pubblico, ai giornalisti che gli chiedevano se fosse innamorato, il principe rispose: «Sì, qualunque cosa significhi “amore”». Dietro le quinte, sia Carlo che Diana ci stavano ripensando: lui, il giorno prima del matrimonio, pianse alla finestra di Buckingham Palace. Lei confessò alle sue sorelle di non volersi più sposare, ma loro le dissero: «Bel guaio, è pieno di tazze con la tua faccia stampata sopra».

E nozze furono 40 anni, a insegnarci poi quanto male può finire una favola.

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