Emergenza Covid

Come cambiano i colori, Regioni ancora tutte bianche: rischia chi vaccina di meno gli over 60

Tra le otto regioni con oltre 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, la situazione è più a rischio in Sicilia, Sardegna e Lazio. La prima ha il tasso più alto di occupazione di posti letto sia per le rianimazioni (4%) che nei reparti ordinari (9%). Le altre due si collocano al 4% in entrambi i reparti.

di Andrea Gagliardi

Aggiornato il 29 maggio 2021, ore 13:31

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2' di lettura

Dalla scorsa settimana per cambiare colore e retrocedere di fascia, in base ai nuovi parametri adottati dal governo, si guarda prevalentemente all’occupazione dei posti letto negli ospedali. Come chiesto dalle Regioni preoccupate di dover richiudere in piena stagione estiva. Per decretare l'addio alla zona bianca e passare in zona gialla, oltre all'incidenza dei 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti bisogna dunque oltrepassare sia il 10% dei posti occupati nelle terapie intensive che il 15% negli altri reparti.

Carichi ospedalieri contenuti

Al momento il rischio di finire in zona gialla è ancora molto lontano, visto che la media nazionale di occupazione dei letti reparti è al 2% nelle rianimazioni e al 3% negli altri reparti. Tra le regioni attualmente sono otto quelle che hanno un’incidenza di contagi settimanali sopra quota 50. E perciò candidabili in teoria alla zona gialla. Si tratta di Sardegna (135), Toscana (94), Veneto (87), Lazio (87), Umbria (81), Sicilia (76), Emilia Romagna (71), Liguria (53).

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Sicilia e Sardegna più a rischio

Con il trend attuale, non è prevedibile nessun “downgrade” almeno fino a Ferragosto. Ma tra le otto regioni citate sopra la situazione risulta più a rischio in Sicilia, Sardegna e Lazio. La prima registra il tasso più alto di occupazione di posti letto sia in terapia intensiva (4%) che in area medica non critica (9%). Sardegna e Lazio si collocano al 4% in entrambi i reparti. Meno problematica la situazione in Toscana e Liguria (3% in terapia intensiva e 2% negli altri reparti), e Veneto (2% in entrambi i reparti). Da monitorare, tra le regioni sotto i 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, la Calabria (3% in terapia intensiva e 8% in area medica non critica) e la Campania (2% in rianimazione ma 5% negli altri reparti).

Bassa copertura vaccinale degli over 60

Va considerato poi che Sicilia e Sardegna sono tra le regioni che registrano le percentuali più basse di copertura vaccinale degli over 60, la fascia d’età a maggiore rischio di ospedalizzazione. In base ai dati Lab24 aggiornati al 22 luglio in Sicilia un quinto dei più anziani (20%) non ha ricevuto nessuna dose. Percentuali molto alte anche in Calabria (18%) e in Sardegna (15%). Diverso il caso del Lazio che è invece la regione con la più alta quota di over 60 vaccinati

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