triathlon

Bermuda, l’oro più piccolo della storia. Betto splendida settima

Vince la Duffy, portacolori dell’arcipelago dell’Atlantico, Paese con 64.000 abitanti. L’azzurra, diplomata a Brera, firma un gran finale

dal nostro inviato Andrea Buongiovanni @abuongi

Flora Duffy.  Ap

La gara femminile del triathlon, che regala ad Alice Betto uno splendido settimo posto, entra dritta dritta nella storia olimpica: a vincere è infatti Flora Duffy, atleta di Bermuda. L’arcipelago dell’oceano Atlantico di dominio britannico, mai si era aggiudicato un oro a cinque cerchi e così, con i suoi 64.000 abitanti, diventa il Paese più piccolo di sempre a riuscire nell’impresa. Sulla mappa dei Giochi c’era già finito a Montreal 1976, quando Clarence Hill conquistò un bronzo nei pesi massimi del pugilato. Ma lassù, sul gradino più alto del podio, non si era mai spinto. È la meraviglia e l’incanto dell’Olimpiade. Lunedì c’era stata la “prima volta” delle Filippine, Paese che vanta una popolazione di 110 milioni…

CHE SELEZIONE

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Il merito è della Duffy, 34enne britannica che gareggia per Bermuda e che si divide tra Stati Uniti e Sudafrica, alla quarta Olimpiade della carriera e già campionessa del mondo 2016 e 2017. Vince dominando e in condizioni ambientali, tra vento, pioggia e caldo-umido (con partenza ritardata di un quarto d’ora), molto difficili. A differenza di quanto accaduto il giorno prima nella gara maschile, c’è presto selezione, con sette atlete “in fuga” già dopo la frazione in acqua. Al termine di quella di bici il gruppetto si assottiglia a cinque e in quella di corsa Flora fa la differenza. Chiude in 1h55’36”. Le altre finiscono lontane: la britannica Georgia Taylor-Brown, d’argento nonostante una foratura, a 1’14”, la statunitense Katie Zeferes, superata per la seconda piazza nel corso dell’ultimo giro, di bronzo a 1’27”.

OPERA D’ARTE

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La Betto, 34enne poliziotta della provincia di Varese diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano (con specializzazione in restaurazione), riesce a stare per tutta la gara nel gruppo delle inseguitrici e grazie a una super frazione di corsa a chiudere a un prestigioso settimo posto (a 2’46” dalla Duffy). Solo Nadia Cortassa, quinta ad Atene 2004, ha fatto meglio nella storia olimpica tricolore della disciplina, uomini compresi. È il coronamento di una lunga, onorata carriera e una rivincita contro la sfortuna che le aveva impedito di partecipare ai Giochi di Londra 2012 e di Rio 2016 per infortunio. Tornerà in gara sabato per la prova mista. Intanto Verena Steinhauser finisce ventesima (a 6’11”), mentre Angelica Olmo è costretta al ritiro.

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