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Chievo addio: ufficiale l'esclusione dalla Serie B

Il Collegio di garanzia del Coni ha rigettato il ricorso della società veronese, sotterrata da debiti tributari oltre i 23 milioni di euro. Potrà essere riammesso il Cosenza. Escluse anche Casertana, Sambenedettese, Novara e Carpi. Si salva la Paganese
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Il Chievo non c'è più. Il Collegio di garanzia del Coni ha rigettato il ricorso della società veronese contro la mancata iscrizione al campionato di Serie B. Un giudizio devastante, che cancella dalla geografia dei campionati professionistici la favola dei ciuchi volanti. Non è bastata nemmeno la consulenza di Bernardo Giorgio Mattarella, il figlio del presidente della Repubblica e il parere pro veritate fornito dal Maurizio Leo, uno dei maggiori esperti di diritto tributario in Italia. Ripartirà - forse - dai dilettanti, da capire se potrà accedere alla Serie D o se invece dovrà ricominciare dalla terza categoria. 

Il Chievo scompare sotto una montagna di debiti: solo quelli tributari superavano i 23 milioni di euro allo scorso 30 giugno. Un sistema che andava avanti da tempo: troppo, per non diventare letale. Soprattutto senza i ricavi della Serie A a fare da contrappeso a una situazione insostenibile. Si chiude nel modo peggiore la storia delle cenerentola arrivata al ballo dei grandi, con il culmine dei preliminari di Champions giocati nell'agosto del 2006, grazie a Calciopoli e alla riscrittura delle classifiche. La Federcalcio, nel Consiglio federale di martedì che dovrà completare gli organici dei campionati, riammetterà il Cosenza, che così tornerà a giocare in Serie B dopo la retrocessione di maggio. 

Il Chievo non è l'unica. Il Collegio di garanzia del Coni ha rigettato anche i ricorsi di Casertana (impresentabile davvero, senza nemmeno la fideiussione per l'iscrizione), Sambenedettese, Novara e Carpi, contro la mancata ammissione alla prossima Serie C. Anche loro saranno sostituite. Sperano Lucchese, Pistoiese, Arezzo, Siena, Fidelis Andria, Latina, Fano, Picerno e Cavese. Si è salvata invece la Paganese, il cui ricorso è stato accolto. Per tutte le società escluse, possibile il ricorso al Tar. Ma praticamente impossibile tornare in organico. 

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