Netflix, vietato lamentarsi di capi e colleghi (alle spalle)

Tre dirigenti senior del marketing cinematografico dell’azienda sono stati licenziati proprio perché i capi hanno saputo delle loro lamentele su Slack
Netflix vietato lamentarsi di capi e colleghi

Un’incomprensione, troppo carico di lavoro, la difficoltà a gestire lo stress: può capitare di lamentarsi di un collega o di un capo, vuotando il sacco con un altro collega, in grado di capire la situazione e di accettare lo sfogo. Attenzione a farlo, però, nell’era delle comunicazioni elettroniche.

Tre dirigenti senior del marketing cinematografico di Netflix sono stati licenziati proprio perché i leader dell'azienda hanno saputo delle loro lamentele su Slack. Secondo l’Hollywood Reporter, i tre pensavano di scambiarsi messaggi privati, ma un altro dipendente ha scoperto «diversi mesi di questi messaggi» e li ha segnalati. «Secondo le fonti», scrive la testata, il loro capo diretto, Jonathan Helfgot, che era una delle persone criticate, «era estremamente riluttante a licenziarli per i loro commenti, sostenendo che è ovvio che i dipendenti si sfoghino e che tali terribili conseguenze non sono giustificate. Ma le fonti dicono che ha dovuto cedere alle pressioni dei superiori dell'azienda».

Pare che il problema non era che i dirigenti si fossero lamentati, ma che non fossero andati direttamente dalle persone che criticavano per discutere dei loro problemi. Il co-CEO di Netflix, Reed Hastings, notoriamente coltiva una cultura della trasparenza radicale, e chiede ai dipendenti di «dire di qualcuno solo quello che gli diresti in faccia». L’obiettivo è garantire che tutti in azienda si comportino al più alto livello possibile. Nel libro di Hasting, «No Rules Rules», il suo coautore Erin Meyer spiega: «In Netflix, non parlare quando non si è d'accordo con un collega o tacere quando si ha un feedback che potrebbe essere utile, equivale a essere sleale nei confronti dell'azienda. Dopotutto, potresti aiutare l'azienda, ma stai scegliendo di non farlo».

Ma quando si tratta di criticare qualcuno che è al di sopra nella gerarchia? È naturale che le dinamiche di potere possano scoraggiare alcuni dipendenti. Hastings riconosce il problema nel suo libro, e dice che l'azienda cerca di affrontare le esitazioni istruendo i manager a sollecitare attivamente un feedback in regolari incontri individuali e ad usare un tono di voce riconoscente.

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