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Come sono belle le tavole per ritrovarsi con gli amici

Oggi più che mai, un pranzo o una cena tra amici sono un evento da ricordare. Tre esperte del ricevere ci suggeriscono come allestire una tavola all’altezza.

La mise en place fa tanto

Tovaglie delicate, punte di colore e qualche sorpresa. Le attenzioni per gli ospiti di Giorgia Fantin Borghi

Fiori e Bon TonFiori e Bon Ton di Matteo Crugnola e Giorgia Fantin Borghi

«La tavola è fondamentalmente bellezza, equilibrio ed estetica» racconta Giorgia Fantin Borghi, wedding planner e “scenografa” di mise en place. «In un periodo come l’estate, quando il relax e la ricerca di un po’ di fresco sono un imperativo assoluto, consiglio di scegliere tovaglie dai colori chiari e delicati, ancora meglio se in lino, e accostarle a piatti e bicchieri dai toni brillanti, più qualche altro dettaglio vivace». Per rendere l’apparecchiatura ancora più speciale, aggiungere una punta d’oro o argento qua e là: un cucchiaino, un vasetto, una piccola brocca. Per la tavola all’aperto, poi, un’avvertenza: «Tenere i bicchieri capovolti fino all’arrivo degli ospiti, in modo che non rischino di attirare insetti o piccole foglie». Meglio apparecchiare da subito anche con le posate da dessert (o da gelato) in testa al piatti, per non doversi alzare una volta di più. «E in mancanza di piattini del pane, utilizzare quelle bellissime tazze vintage che si trovano nei mercatini, anche spaiate vanno benissimo, per paninetti, crackers o taralli. Così ognuno avrà un suo segnaposto personale ed eviteremo di servirci tutti dallo stesso cestino».

Lo spirito è frugale

Colori naturali e artigianato per la tavola di Alice Etro

«Per la tavola estiva, quest’anno vogliamo riconnetterci alla natura» racconta Alice Etro, Creative director Italia del marchio Westwing. «Il suggerimento sono nuance neutre che richiamano i colori della terra, come il sabbia e il terracotta, ma anche materiali naturali come tessili in lino o in juta. Qualche accenno di colore va benissimo: un’idea molto carina possono essere i piatti in tonalità pastello, o le classiche posate oro». E visto che siamo in Italia, dove l’artigianalità è un universo sempre più apprezzato, perché non ricordarlo anche a tavola? «Piatti dipinti a mano e forme organiche ricreano in poche mosse un’atmosfera meravigliosamente accogliente».

Torniamo a sognare

Etichetta e gusto dell’inconsueto. Il piacere di ricevere gli amici secondo Luisa Beccaria

Luisa Beccaria Home Collection for Moda Operandi. (Photo by Jacopo Raule/Getty Images for Luisa Beccaria)

Celebre per i suoi abiti da sognatrici moderne, la stilista Luisa Beccaria firma anche una romantica collezione per la tavola. «Un’apparecchiatura curata è una forma di rispetto per gli ospiti, come il vestire bene» ci racconta. «Pensando al décor, un’idea è puntare su un oggetto insolito, che si possiede già; la ricerca dell’inaspettato mi ha sempre appassionata, negli anni ho allestito le mie tavole con tappeti, vasi fioriti, bonsai di mandarini, e sovrapposto alle tovaglie di lino ricami rubati ai nostri abiti da sera o veli sfumati».

L’importante è focalizzarsi su un tema specifico, anche solo un colore: «E può essere divertente scegliere per sé un outfit in tinta». Mai le bottiglie in tavola: «Caraffe per l’acqua, decanter per il vino». E non dimenticare i segnaposto: «Sono un sinonimo di cura. È bello scriverli a mano, magari su una foglia».

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA