Incendi in Sardegna, le fiamme arrivano nel centro di Cuglieri

Quasi 1500 persone sfollate, oltre 20mila ettari di territorio, di boschi, oliveti e campi coltivati ridotti in cenere, aziende agricole devastate, case danneggiate. È pesantissimo il bilancio del gigantesco rogo scoppiato nel Montiferru, nell'Oristanese. Non è ancora stato possibile fare una stima precisa visto che il fuoco, dopo aver percorso circa 50 chilometri dall'Oristanese all'Ogliastra non è stato ancora domato e continua a minacciare case e aziende.

Intanto, in serata la Giunta regionale della Sardegna, presieduta dal governatore Christian Solinas, ha approvato lo stato di emergenza, propedeutico alla richiesta di stato di calamità da parte del Governo.

«Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, segue costantemente l'evolversi dei devastanti incendi in Sardegna. Il presidente esprime la propria piena solidarietà a tutta la popolazione colpita e il sostegno a quanti senza sosta si stanno prodigando negli interventi di soccorso». E' quanto fa sapere Palazzo Chigi. 

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Al lavoro per tentare di contrastare le fiamme ci sono 7500 uomini tra Corpo forestale, Vigili del fuoco, Protezione civile, volontari, ma anche Croce Rossa Italiana, Carabinieri e Polizia di Stato, in volo sette Canadair, più due in arrivo dalla Francia richiesti dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, 11 elicotteri della flotta regionale, tra i quali il Super Puma, un elicottero dei vigili del fuoco e uno dell'Esercito, ma la situazione resta ancora molto difficile. Sono trascorsi quasi 27 anni dall'ultimo rogo scoppiato nel Montiferru: era l'agosto del 1994 quando un incendio, poi risultato doloso, cancellò i boschi di Seneghe, Bonarcado, Cuglieri, Santu Lussurgiu e Scano Montiferro. Ed è proprio nella stessa zona, tra Bonarcado e Santu Lussurgiu che sabato sono partite le fiamme.

Incendi in Sardegna, il paesino di Cuglieri accerchiato dalle fiamme visto dal mare

Le alte temperature e il vento hanno alimentato il fuoco che si è velocemente propagato circondando prima Santu Lussurgiu e poi spostandosi a Cuglieri. Il piccolo paese è stato assediato dalle fiamme per tutta la notte: 200 le persone sfollate. Con loro anche tutti gli abitanti di Sennariolo, 155 persone, che si trova a pochi chilometri e dove gli tessi cittadini di Cuglieri avevano trovato rifugio. All'alba sono ripresi i lanci d'acqua dal cielo, ma dopo una lieve tregua, con il passare delle ore e con l'aumento delle temperature e della forza del vento, le fiamme hanno ripreso vita trasformando tutta l'area in un inferno. Il fronte del fuoco si è spostato raggiungendo Porto Alabe.

Incendio nell'Oristanese, le fiamme nel centro abitato di Cuglieri: le immagini dei danni

Il piccolo centro è stato circondato dal fuoco: 200 le persone allontanate da casa, tra queste anche tanti turisti. Contemporaneamente il forte vento di scirocco riaccendeva i focolai anche a Santu Lussurgiu, nella frazione di San Leonardo: 50 le famiglie allontanate. Le fiamme hanno anche raggiunto Scano Montiferro, dove sono state evacuate alcune abitazioni e sfollate 400 persone, tra le quali anche gli ospiti di una struttura per anziani e Borore nel Nuorese con altre trenta famiglie allontanate. Un'emergenza continua, con i centralini di Protezione civile e vigili del fuoco presi d'assalto dai cittadini.

Incendio nell'Oristanese, le fiamme minacciano le case: elicotteri in azione

«Nella provincia di Oristano – ha fatto sapere il Sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia - sta per essere attivata la dichiarazione di emergenza a seguito degli incendi boschivi in atto. A coadiuvare il dispositivo nazionale aereo di lotta antincendio, composto da 8 Canadair, tutti operanti al momento nella regione Sardegna, sono in arrivo dalla Francia, nell'ambito del meccanismo europeo di protezione civile, i rinforzi di 2 Canadair, con equipaggio di 10 piloti e 15 tecnici, che faranno base ad Alghero. La Protezione Civile ha poi richiesto un ulteriore modulo europeo, formato di 2 ulteriori Canadair sempre al meccanismo europeo, che arriveranno domani a supporto dei nostri operatori».

Per tutta la giornata si sono susseguite le riunioni operative tra i vertici delle forze al lavoro per l'emergenza: lo stesso presidente della Regione, Christian Solinas è nella sala operativa della Protezione civile per coordinare e seguire le operazioni. Il governatore ha annunciato che scriverà al presidente Draghi per chiedere al Governo «un sostegno economico immediato per ristorare i danni e che una quota del PNRR sia subito destinata alla Regione per un grande progetto di riforestazione. Anche la Giunta regionale si è riunita, con tutti i sindaci delle zone colpite, ed è pronta a chiedere lo stato di calamità».

«Non è ancora possibile effettuare una stima dei danni causati dagli incendi - ha evidenziato ancora il presidente della Regione -, ma si tratta di un disastro senza precedenti». Nel gigantesco rogo del 1994, nel Montiferru erano andati in fumo 12mila ettari di territorio e si era salvato anche l'olivastro millenario "Sa Tanca Manna" simbolo di Cuglieri. Oggi la furia del fuoco ha spazzato via già il doppio di territorio e anche quell'albero con 2000 anni di storia. 

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