Green pass, manifestazioni di protesta in tutta Italia contro il certificato vaccinale obbligatorio

di Francesca Del Boca

Da Milano a Roma, scende in strada il fronte di opposizione al Green pass obbligatorio dal 6 agosto per viaggi, ristoranti, sport e luoghi al chiuso. Il movimento è nato sui social e ha occupato le piazze di più di 80 città italiane. «Basta dittatura sanitaria»

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«Siamo le pecore nere che si rendono conto della situazione gravissima di schiavismo mediatico a cui siamo sottoposti. Un sistema con regole anticostituzionali che soffocano le nostre vite con privazione degli spostamenti, coprifuoco, mascherine e tutte le prese in giro che stanno distruggendo la nostra dignità di esseri umani. Uniamoci tutti». «Non siamo cittadini di serie B. Basta dittatura». Così corre la protesta su Telegram e sul gruppo Facebook che raduna il dissenso di no-vax e no-green pass contro il nuovo decreto Draghi, che dal 6 agosto renderà obbligatorio il Green pass che attesterà l’avvenuta vaccinazione - e dunque consentirà a chi si è sottoposto alle inoculazioni di viaggiare, mangiare al ristorante o guardare un film al cinema. Fino a oggi pomeriggio, giorno stabilito per la protesta di massa. È il No Green pass day, giorno zero del Movimento Nazionale No Green pass: dalle 17.30 si sono radunati in più di 80 piazze italiane gruppi di manifestanti che marciano al grido di «libertà, libertà» e «noi siamo popolo». Dopo le proteste contro le restrizioni che si sono registrate in Europa e nel mondo (in particolare in Australia, che recentemente è ritornata in lockdown), arriva il turno dell’Italia.

Più di 80 piazze italiane

Succede in centro a Milano. Qui la folla (senza distanziamento) dalla piccola piazza Fontana si è riversata fino in piazza Duomo. Fumogeni rossi, bandiere tricolori e grida («Assassini») anche in piazza del Popolo a Roma, dove il gruppo è più turbolento, mentre al megafono il leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino incita i tremila partecipanti: «Non può essere un’Italia per il passaporto sanitario». Migliaia di protestanti e pochissime mascherine anche in piazza Castello aTorino, così come a Napoli, Bologna, Genova e Firenze. I cartelli parlano chiaro: «No Green pass, no vaccino».«No ricatti». «Vergogna, il governo fa terrorismo». A Bari uno striscione recita: «Siamo nati liberi, e moriremo liberi». Seicento in piazza a Trento contro il «passaporto di schiavitù», coperchi e stoviglie nel corteo che si è sparso per le strade del centro di Livorno. A Bergamo insulti contro virologi, politici e giornalisti.

I commenti

«Il diritto alla manifestazione è sancito dalla Costituzione: io sono per la libertà di pensiero, parola e manifestazione, quindi fanno bene a portare alte le loro voci». Così, a margine di un incontro a Rimini, il segretario della Lega Matteo Salvini, ha replicato a chi gli chiedeva cosa pensasse delle manifestazioni organizzate contro il Green Pass per oggi pomeriggio. « Le manifestazioni sono tutte legittime. Anche se gli assembramenti certo non aiutano in questa fase di aumento di contagio», è stato più cauto il presidente della Liguria Giovanni Toti.

24 luglio 2021 (modifica il 25 luglio 2021 | 10:03)