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Il ruggito del Leone, eroe dello zodiaco

La costellazione del Leone, incisione dall’atlante celeste “Firmamentum Sobiescianum sive Uronographia”, di Johann Hevelius, 1690 (foto Getty Images).

«Oltre il vivere e il sognare c’è quello che conta di più: svegliarsi». Le parole del poeta Antonio Machado, Leone di fine luglio, portano fuori dal sogno cancerino.

Esserci, destarsi è il compito del Leone. Non è più tempo di restare reclinati sulla tristezza di leopardiana memoria. D’ora in poi si provoca l’estate con il ruggito di un’identità senza tremori.

La potenza di fuoco del Leone, a volte, sfocia nella frase caricaturale, ebbra di sé: “Lei non sa chi sono io“. Già, chi sei Leone? Sono un segno che non cerca rifugio sotto le coltri della tenerezza, potrebbe rispondere con spiazzante sincerità.

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Il Leone trova sempre le risposte dentro di sé, senza elemosinare sentimenti come il Cancro o volare di fiore in fiore come accade ai Gemelli. Resta dentro al suo Io con la convinzione di essere il migliore di tutti.

Ne sa qualcosa Coco Chanel, leonessa del 19 agosto, che indossa il suo segno come una spilla di brillanti che luccica sulla definizione di sé.

E che dire di un’altra maestosa leonessa, Elsa Morante, nata il 18 agosto, quando le giornate estive si accorciano per consegnarsi al segno decisamente più tiepido e razionale della Vergine.
«C’è un mucchio di gente, che, appena nasce, si prende paura e rimane sempre con la paura di tutte le cose!» scrive l’autrice de La Storia. Lei no, ha guardato avanti. È restata dritta su di sé. Regalando al mondo un capolavoro.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA