Cose che ho sentito dire da Matteo Salvini negli ultimi giorni: lasciamo che la gente si curi a casa; io non inseguo nessuno per strada con la siringa; la variante delta non provoca più morti e ricoverati; oggi i letti in terapia intensiva sono vuoti; l’allarmismo manda a picco le borse; vaccinarsi è fondamentale solo sopra i sessanta anni. Cose che ho sentito dire ieri da un presidente di regione: è innegabile che stanno crescendo i contagi, nelle ultime ventiquattro ore ne abbiamo registrati seicentosessantanove e dieci giorni fa i nuovi contagi erano quaranta; abbiamo trenta ricoverati più di un paio di settimane fa; se guardiamo altri paesi, come Inghilterra o Spagna, sappiamo che è inevitabile, i contagi cresceranno ancora, e cresceranno anche le ospedalizzazioni; sono contagi con una caratteristica particolare: le classi di età più colpite sono dei nati fra il 1999 e il 2004; sono ragazzi nella quasi totalità asintomatici, ma accelerano il contagio e possono contagiare genitori o nonni non vaccinati; i dati sono eclatanti: in terapia intensiva attualmente abbiamo sedici ricoverati, quindici non sono vaccinati, uno ha ricevuto una sola dose, nessuno ha la vaccinazione completa; fra gli ultimi centosessanta ricoverati che abbiamo monitorato, 144 non sono vaccinati, sedici hanno ricevuto una sola dose, nessuno ha la vaccinazione completa; non sono qui a fare la promozione del vaccino, ma ho l’obbligo di dire le cose come stanno; dobbiamo continuare a vaccinare, solo mi domando se i vaccini arriveranno presto.Ah, la regione è il Veneto, il presidente è della Lega, si chiama Luca Zaia.