Vaccinazioni, effetto Draghi sulle prenotazioni: richieste raddoppiate. Figliuolo: +200%

In Lombardia la media giornaliera delle prenotazioni per il vaccino passata addirittura da 15.000 a 48.000. Nel Lazio va in tilt il portale della regione per le eccessive richieste di chi vuole farsi immunizzare

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Dalla Lombardia alla Campania, passando per tutte le regioni d’Italia, è scattata la corsa al vaccino: i centri vaccinali registrano un boom di richieste di prenotazioni che in alcune zone è raddoppiato rispetto alle settimane precedenti. Ha contribuito - e contribuirà anche nei giorni a venire - l’obbligatorietà del green pass annunciata ieri dal presidente Mario Draghi ma la tendenza era già in atto da alcuni giorni , effetto degli annunci e delle indiscrezioni secondo le quali l’Italia stava per allinearsi alle misure introdotte in Francia da Macron sulla circolazione delle persone ai tempi della variante Delta. E così, accanto a un’Italia che scende in piazza spontaneamente per ribellarsi contro l’obbligo del lasciapassare vaccinale per i luoghi pubblici, ce n’è un’altra - più numerosa - che ora vuole affrettare i tempi per immunizzarsi. Un boom certificato in serata dal generale Francesco Figliuolo: «Oggi abbiamo registrato un boom di prenotazioni che vanno dal +15 al +200% in base alle Regioni» ha detto il commissario di governo parlando al Tg5.

La Lombardia in queste ore sta offendo i numeri più eclatanti: solo ieri, giorno della conferenza stampa di Palazzo Chigi, 48.646 cittadini nella regione si sono prenotati. Il dato è stato aggiornato in serata: le prenotazioni sono state oltre 62.000, un terzo delle quali riguardano adolescenti tra i 12 e i 19 anni. Nella prima metà di luglio la media giornaliera non era mai arrivata a 15.000 domande. La regione ha aggiunto 100.000 «slot» per neovaccinati a partire dal primo agosto. L’effetto green pass si fa sentire anche in Piemonte: «Le prenotazioni per le vaccinazioni contro il Covid-19 sono raddoppiate» ha detto il governatore Alberto Cirio, precisando che le richieste sono passate da 10.000 a 20.000 in poche ore.

Nel Nordest il governatore del Veneto Luca Zaia non fornisce cifre ma nel corso del quotidiano appuntamento con la stampa ha parlato di «assalto alla diligenza» per quanto riguarda le vaccinazioni; una nota della Regione, nel pomeriggio, ha precisato i contorni del fenomeno: da 7.000 a 20.000 richieste in un giorno. Più preciso il suo collega del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga: qui le prenotazioni, nella settimana tra il 5 e l’11 luglio erano state in media 1.490, in quella successiva avevano superato le 2.000 e in quella in corso siamo a 3.500. Situazione analoga in Emilia Romagna, con le prenotazioni balzate a 3.500 al giorno, cifre simile anche nelle Marche.

La «febbre da prenotazione» ha avuto altri effetti nel Lazio: qui è andato in crash per alcune ore il portale della Regione: troppi gli accessi dei cittadini che volevano mettersi in coda per immunizzarsi. Si impennano anche in Campania le adesioni dei cittadini al portale per la somministrazione della prima dose del vaccino contro il covid19. «La media - spiega Massimo Bisogno, dell’Unità di Crisi regionale - era nelle ultime settimane di 4-5.000 adesioni al giorno. Ma già ieri c’è stato un boom con la giornata che si è chiusa con 10.000 nuove adesioni. Oggi intorno alle 15.30 c’erano già 8.000 nuovi prenotati». Da 800 a 1.700 l’umento registrato in un solo giorno in Abruzzo.

Il cambio di passo si avverte con chiarezza anche in realtà più piccole. A Terranova di Sibari, comune della Calabria dichiarato nei giorni scorsi zona rossa, sono piovute 600 richieste in tre ore.

23 luglio 2021 (modifica il 23 luglio 2021 | 21:34)