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la conferenza stampa del premier

Draghi: "Il green pass non è un arbitrio. L'appello a non vaccinarsi è un invito a morire"

Il presidente del consiglio riferisce dopo il cdm che si è tenuto nel pomeriggio. Salvini replica sui vaccini: "Invitare a prudenza non è invitare a morire". Sulla riforma della giustizia: "Ok alla fiducia ma siamo aperti a miglioramenti tecnici". Sulla scuola: "Tutti in presenza a settembre"
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"Il green pass non è un arbitrio, ma una condizione per tenere aperte le attività economiche. Invito tutti gli italiani a vaccinarsi e a farlo subito". Così il presidente del consiglio Mario Draghi nella conferenza stampa dopo il cdm che ha varato il decreto legge sul green pass. Il premier, rispondendo poi a una domanda di Repubblica sugli appelli no-vax di alcuni politici della maggioranza (come Matteo Salvini, che ha sconsigliato le dosi sotto i 40 anni), taglia corto: "Gli appelli a non vaccinarsi sono inviti a morire, oppure a far morire: non ti vaccini, contagi, muori, o fai contagiare e fai morire. Senza vaccinazione si deve chiudere tutto, di nuovo".

La replica di Salvini non si fa attendere: "L'obiettivo di tutti, mio come di Draghi, è salvare vite, proteggere gli italiani, la loro salute, il loro lavoro, la loro libertà. Comunità scientifiche e governi, come quelli di Germania e Gran Bretagna, che invitano alla prudenza sui vaccini per i minorenni, invitano forse a morire? Per fortuna no".

Draghi spiega inoltre che durante la riunione con i ministri c'è stato un passaggio "rapido" sulla riforma della giustizia. Il governo, su richiesta della Guardasigilli Marta Cartabia, ha infatti autorizzato il ricorso alla fiducia sulla riforma del processo penale, che andrà in aula al 30 luglio. E specifica che dal nuovo decreto legge Covid  "sono rimaste fuori tre aree: scuola, trasporti, lavoro. Verranno affrontati molto rapidamente, dalla settimana prossima, credo".

Green pass misura di serenità

Per Draghi, nonostante la ripresa dei contagi, la situazione del Covid in Italia "è in forte miglioramento", grazie alla campagna vaccinale, che "ha permesso all'economia di riprendersi". Poi aggiunge: "Circa due terzi degli italiani con più di 12 anni ha ricevuto una dose, più della metà degli italiani ha concluso il ciclo vaccinale.  L'obiettivo che si era dato il generale Figliuolo per metà luglio è stato superato". E chiarisce che  i provvedimenti che abbiamo presi oggi "introducono l'utilizzo della certificazione verde su base piuttosto estensiva. Ieri si sono registrati purtroppo 21 decessi contro quasi 400 di 4 mesi fa. Le previsioni che si facevano erano sulla base di una realtà molto peggiore di quella che stiamo vivendo. Ora i dati sono in miglioramento ma c'è questa nuova variante", la Delta, con cui bisogna fare i conti. Pertanto il green pass è una misura che "dà serenità", che permetterà cioè agli italiani di vivere un'estate con meno ansie, di "divertirsi, andare a ristorante, partecipare a spettacoli all'aperto e al chiuso con la garanzia di ritrovarsi con persone che non sono contagiose".

Covid, Draghi: "Invito tutti gli italiani a vaccinarsi. Green pass non è un arbitrio"

Tutti a scuola in presenza

Quanto alla scuola, nonostante il green pass per i trasporti pubblici sia stato per ora rimandato, l'obiettivo "è di tornare tutti in presenza" assicura Draghi. E aggiunge: "Tutto quello che è necessario è fatto e sarà fatto. Per il resto aspettiamo di discutere una serie di norme sulla scuola e i trasporti pubblici e ci rivediamo con il ministro Bianchi e il ministro Giovannini".

La riforma della giustizia: aperti a miglioramenti tecnici

Tornando alla riforma della giustizia, rispondendo a una domanda dei giornalisti, Draghi specifica che "nessuno vuole sacche di impunità, bene processi rapidi e tutti i colpevoli puniti, è bene mettere in chiaro da che parte stiamo. Il testo della riforma della giustizia è stato approvato dal cdm poi faremo di tutto per arrivare ad un testo condiviso. La richiesta di autorizzazione di fiducia è dovuta al fatto di voler porre un punto fermo. C'è tutta la buona volontà ad accogliere emendamenti che siano di carattere tecnico e non stravolgano l'impianto della riforma e siano condivisi".

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