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Referendum Eutanasia Legale: cos’è, a cosa serve, dove firmare e perché

Dopo quasi otto anni dal deposito di una proposta di legge di iniziativa popolare per regolamentare tutte le scelte sul fine vita in Italia e nessun intervento del Parlamento a riguardo, l’Associazione Luca Coscioni ha promosso il Referendum Eutanasia Legale, che ha subito raccolto l’adesione di tantissime associazioni, organizzazioni, partiti e cittadini.

Getty Images

Obiettivo: raccogliere entro il 30 settembre 500.000 firme da presentare in Corte di Cassazione in modo da lasciare la parola ai cittadini sulla volontà di introdurre l’eutanasia legale nel nostro Paese.

Ovvero riconoscere la piena libertà di autodeterminazione e di scelta della persona malata, che decide consapevolmente di voler porre fine alle proprie sofferenze.

Eutanasia legale: come funziona ora in Italia

Grazie alle disobbedienze civili di Marco Cappato e Mina Welby dal 2017 e le attività dell’Associazione Luca Coscioni è stata approvata nel 2017 la Legge 219 che riconosce il valore del Testamento Biologico.

Dall’entrata in vigore della legge sulle DAT, una persona può decidere anche per quando sarà in uno stato di incapacità a comunicare le sue scelte su quali sono i trattamenti sanitari a cui non vorrà sottoporsi, sulla volontà di interrompere trattamenti in corso e evitare accanimento terapeutico, con garanzia di cure palliative e sedazione.

La Corte costituzionale ha poi chiarito che l’aiuto al suicidio (art. 580 del Codice penale) non è punibile nel caso in cui la persona che lo richiede sia affetta da patologia irreversibile, capace di autodeterminarsi e tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale.

Chi ancora non ha diritto di scegliere

Tutte le altre persone con patologie irreversibili che comportano dolori intollerabili, ma che non dipendono da trattamenti sanitari vitali, e i pazienti impossibilitati ad assumere autonomamente un farmaco (a causa di SLA, di una tetraplegia…) nel nostro Paese non hanno la possibilità di scegliere, e di chiedere aiuto medico attivo per la morte volontaria, perché il nostro codice penale vieta l’omicidio del consenziente (art. 579c.p.).

Eutanasia legale in Spagna: il via libera alla dolce morte(Photo by Burak Akbulut/Anadolu Agency via Getty Images)

Perché serve il Referendum

Molte persone gravemente malate oggi quindi non sono libere di scegliere fino a che punto vivere la loro condizione. Non hanno diritto all’aiuto medico alla morte volontaria, al suicidio assistito o ad accedere all’eutanasia come è invece possibile in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, Canada, molti Stati degli Stati Uniti e sempre più Paesi nel mondo.

Ecco perché, a fianco delle persone che non possono aspettare i tempi della politica e della giustizia, è tempo di dare la parola ai cittadini con un referendum. Di fronte al silenzio del Parlamento che continua a rimandare la riforma necessaria, il Referendum a questo punto è l’unica possibilità per rendere l’eutanasia legale in Italia.

Il quesito del Referendum sull’eutanasia legale

Il quesito prevede una parziale abrogazione dell’articolo 579 del codice penale, che riguarda l’«omicidio del consenziente», e vuole rendere non punibile l’eutanasia «attiva», che si verifica quando vengono somministrati farmaci che provocano la morte di chi la richiede e non, come nel caso dell’eutanasia «passiva», quando si interrompono le cure necessarie alla sopravvivenza (come, ad esempio, l’alimentazione artificiale).

Dove firmare

Si può scoprire dove firmare sulla mappa del sito Referendum.eutanasialegale.it in continuo aggiornamento. Anche gli italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE possono firmare nei consolati di riferimento.

Info: https://referendum.eutanasialegale.it/
Numero Bianco sul Fine Vita 06 9931 3409

Come attivarsi per il diritto all’eutanasia legale

Si può partecipare alla campagna come volontario e autenticatore. Ci si può attivare come volontario organizzando un tavolo di raccolta firme nel proprio Comune, partecipando ad un tavolo già organizzato da altri. O, semplicemente, invitando amici e conoscenti a firmare ai Tavoli.

Un altro ruolo fondamentale è quello rivestito da avvocati, cancellieri, notai, parlamentari, sindaci, assessori, consiglieri comunali e regionali o dipendenti comunali. Tutte queste figure hanno infatti la facoltà di autenticare le firme.

Info: https://referendum.eutanasialegale.it/

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA