VALTOURNENCHE. Lancia un appello il Consiglio comunale di Valtournenche all’Amministrazione regionale chiedendo una legge che regoli il transito delle mountain bike durante la stagione estiva. Ha detto il sindaco, Jean-Antoine Maquignaz: «Sono stati investiti milioni di euro per il trasporto delle bici sulla funivia, ma non vi è una legge che ne regolamenti il transito. Abbiamo aderito al bando del Gruppo di azione locale che prevede la realizzazione dell’itinerario cicloturistico, la cosiddetta Ciclovia del Cervino, ma non esiste una norma che disciplini quanto realizzeremo». Il problema del transito delle mountain bike in montagna si trascina da anni. «Ho più volte chiesto in Regione di normare la situazione, come accade da anni in Trentino e in Svizzera - ha continuato il sindaco -. Sulle strade interpoderali, sui sentieri c’è il divieto di transito e, in teoria, le bici non potrebbero passare». A confermarlo è Elena Cittadini di Bicisport Cervinia. «Lavoriamo nel settore del noleggio delle mountain bike da molti anni e il problema lo riscontriamo da sempre. Appoggiamo in toto la richiesta dell’amministrazione comunale: serve una normativa di riferimento per la pratica della mountain bike». I tecnici del settore sono concordi: regolamentare il settore non può che agevolarne lo sviluppo. «Noi noleggiamo le biciclette e organizziamo giri guidati - ha aggiunto Cittadini -. All’inizio della nostra attività, i proprietari di alpeggi recintavano le zone di pascolo, impedendo il passaggio sui sentieri. Poi siamo arrivati ad accordi e la situazione è migliorata, ma non è logico che la possibilità di transito sia dovuta alla buona volontà di alcuni e alla capacità di mediare di altri. Occorre una regolamentazione del settore». Anche perché, le passeggiate in montagna in bicicletta sono uno degli aspetti trainanti del turismo estivo. «È un bel turismo, lento, pulito, di amanti della natura, in continuo sviluppo - ha detto ancora Cittadini -. Con l’avvento delle biciclette a pedalata assistita, il settore è cresciuto molto. Prima si avvicinavano alle escursioni in mountain bike solo gli esperti, ora anche le persone di una certa età che scelgono itinerari semplici, facilmente percorribili con le e-bike». Esempi virtuosi di regolamentazione che porta sviluppo ce ne sono in tutto il mondo. «A Zermatt, nella vicina Svizzera - ha concluso Cittadini - le passeggiate in bike avvengono anche in inverno, sui tracciati delle ciaspole che, se regolamentate, potrebbero creare un ulteriore indotto. In Canada ci sono percorsi solo per le biciclette e altri per gli escursionisti a piedi. Anche da noi c’è richiesta invernale, che non possiamo soddisfare perché i tracciati per le ciaspole non sono utilizzabili».