AOSTA. Mancano due mesi esatti all’inizio del prossimo anno scolastico e al momento le famiglie valdostane che hanno rifiutato la vaccinazione per i loro figli under 16 anni sono circa il 20 per cento, la stessa quota di quelli che hanno detto sì. Troppo poco per scongiurare una replica delle 500 quarantene di classi attivate nelle scuole della regione tra settembre e giugno. Ieri al Palaindoor di Aosta si è aperta la prima giornata di somministrazioni con il vaccino Pfizer per la fascia di età da vaccinare finora più giovane. L’Usl aveva generato la settimana scorsa le prenotazioni per i 2.348 adolescenti tra i 14 e i 15 anni, ma solo 461 hanno confermato l’adesione alla campagna vaccinale, e i primi 200 sono stati vaccinati nel pomeriggio. Accompagnati da almeno un genitore o un tutore che deve firmare il consenso informato e accolti per l’anamnesi da un pediatra. Non senza qualche momento di imbarazzo, risolto con sorriso e gentilezza, quando un volontario posto all’ingresso chiede alle ragazze, davanti al genitore, se prendono la pillola. «Scusate dobbiamo fare questa domanda quando non viene compilato lo spazio apposito e a volte quando c’è il papà ad accompagnare non è facilissimo» racconta un volontario. L’Usl ha previsto 600 sedute di somministrazione nei pomeriggi del martedì e 120 posti al venerdì pomeriggio con esaurimento di tutta la platea per il 3 agosto. Ipotizzando che i numeri crescano. «Ci aspettavamo un’adesione maggiore, ma oggi è il primo giorno e molti sono in vacanza - dice la responsabile dell’organizzazione degli hub vaccinali, e medico pediatra, Maria Paola Farinelli -. È fondamentale che anche i ragazzi siano vaccinati per proteggere sé stessi e i loro familiari, soprattutto i nonni e i soggetti più fragili e più esposti ai rischi del Covid-19. I ragazzi hanno diritto e bisogno di una vita sociale normale e al riparo dalla malattia e il vaccino è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per mitigare, quanto più possibile, la diffusione del virus. Inoltre, più persone sono vaccinate, minore è la possibilità di diffusione delle varianti, compresa la variante Delta, già in aumento soprattutto tra i giovani». La specialista fornisce qualche cifra: in Valle d’Aosta sono stati registrati finora 704 casi di minori di 16 anni positivi di cui 312 casi tra i 12 e i 16 anni di età. «La Società italiana di pediatria, nel mese di giugno, ha approvato e diffuso alcune raccomandazioni, tra cui la somministrazione dai 12 anni in su di vaccini a mRNA approvati da Ema e Aifa (come il vaccino Pfizer, che è quello che sarà somministrato) – spiega Farinelli –. Gli effetti collaterali noti sono assimilabili a quelli registrati negli adulti: febbre, sindrome simil-influenzale, dolori diffusi, facilmente trattabili con paracetamolo. Studi condotti e in corso riportano un’incidenza molto bassa di complicanze». Dal 20 luglio cominceranno anche le somministrazioni ai giovani valdostani tra i 12 e i 13 anni, l’ultima fascia vaccinabile al momento. Sono 2.417 e tutti troveranno la prenotazione sul portale vaccini entro il 16 luglio.