Inghilterra-Germania, 2-0 agli Europei 2021: Sterling e Kane per i quarti, per Löw è «Germanexit»

di Luca Valdiserri, inviato a Londra

A Wembley tra Inghilterra e Germania sfida equilibrata e ottima prova dei due portieri. Risolve l'ala del Manchester City Il c.t. tedesco dopo 15 anni lascia con una sconfitta

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(Ap)

Il calcio sta tornando davvero a casa? Accompagnata dal tormentone «Football’s coming home» - ma attenzione, perché «Notte magiche» perse il suo potere nella semifinale di Italia ‘90 - l’Inghilterra rivive sensazioni antiche. Non batteva la Germania in una sfida decisiva dalla finale del Mondiale 1966 e ora giustamente festeggia. Erano solo gli ottavi ma, visto il tabellone che aspetta i Three Lions e il fatto che semifinali e finale saranno a Wembley, la gente sogna e ha motivo di sognare.

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Il calcio più logico

Inghilterra-Germania ha invece riportato il calcio alla sua dimensione logica. È stato un grande match di boxe, pieno di schivate, dopo aver visto il grand-guignol del wrestling. L’Inghilterra ha saputo sfruttare le sue occasioni, la Germania le ha sprecate con gli sciagurati Werner nel primo tempo e Muller nel secondo. Kai Havertz, il tedesco che aveva regalato la Champions al Chelsea, è stato sontuoso ma non è bastato.

Inghilterra, porta inviolata e bravo Pickford

L’Inghilterra è l’unica squadra che ha ancora la porta inviolata e nel calcio - di qualunque tempo e con qualunque modulo di gioco - questo è sempre il punto di partenza per andare lontano. Il portiere Pickford è stato bravo anche martedì, soprattutto quando ha respinto un tiro fulminante di Havertz sullo 0-0, ma sono soprattutto i tre centrali a blindare la fase difensiva della squadra. Maguire è stato titanico, Stones lo ha seguito con fiducia, Walker è il «braccino» (per dirla con Spalletti) che sa salire a centrocampo in possesso di palla. Davanti a loro ci sono due centrocampisti centrali - Rice e Phillips - efficaci e attenti.

Sterling il predestinato

Tutto questo, però, non basterebbe senza un attaccante che si sente predestinato come Raheem Sterling. Nato in Giamaica, cresciuto nelle difficoltà perché il padre è stato assassinato quando aveva due anni, è sbarcato a Londra da bambino con la madre, vivendo in un quartiere vicino al nuovo Wembley. «Per fortuna avevo il calcio», ha confessato. Si è fatto tatuare sul polpaccio un bambino che guarda lo stadio da fuori e sogna di diventare un eroe dentro.

Sterling 3 su 3, poi si sblocca Kane

È stato lui a sbloccare la partita alla mezzora della ripresa, chiudendo un’azione iniziata da Grealish (decisivo il suo ingresso in campo a 20’ dalla fine) e rifinita con un cross tagliente di Shaw. Terzo gol su tre dell’Inghilterra segnato da Sterling, Wembley impazzito. Nel finale, a chiudere la gara su un’altra invenzione di Grealish, ci ha pensato Harry Kane che finalmente si è sbloccato. Che questo sia l’Europeo di Sterling, però, lo ha dimostrato soprattutto il suo errore che, 5 minuti dopo il suo gol, ha spalancato il campo al contropiede tedesco. Havertz ha mandato in porta da solo Muller, che ha tirato fuori un gol che era più facile segnare che sbagliare. L’avventura del c.t. Löw, durata 15 anni, si è chiusa lì.

Inghilterra, a Roma la prima (e unica) trasferta

L’Inghilterra giocherà il suo quarto di finale a Roma, con tutti i problemi legati alla variante delta del Covid per i suoi tifosi, che promettono l’invasione della Città Eterna. Una passione tracimante, ma i fischi e gli ululati all’inno tedesco sentiti a Wembley sono stati una vergogna. Per essere il migliore pubblico del mondo bisogna conoscere anche l’educazione, non solo i cori e le canzoni per tifare.

29 giugno 2021 (modifica il 30 giugno 2021 | 08:51)